Decreto ministeriale, tutte le regole da rispettare: quando e come si può uscire

Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 Marzo 2020, recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, sono efficaci fino al 3 aprile prossimo e ad esse tutti i cittadini sono obbligati ad attenersi. Con il passare delle ore è sempre più chiaro cosa si può e non si può fare e come gestire necessità ed esigenze. La libertà personale è stata limitata, ma è ancora possibile uscire. Il vice sindaco di Fondi Beniamino Maschietto mette nero su bianco come comportarsi.

Ieri pomeriggio a Latina l’atmosfera era surreale. In molti sono usciti con le mascherine e hanno fatto le file al supermercato per fare la spesa. Tanti però sono rimasti finalmente a casa evitando spostamenti inutili e rimandando acquisti e commissioni. Il centro commerciale Latina Fiori, aperto fino alle 18, era verso le 17.30 quasi completamente vuoto. I cittadini hanno cominciato con responsabilità a rispettare le distanze di sicurezza e nessuno si è lamentato di dover aspettare per entrare in un negozio o esercizio commerciale. Psicologicamente è desolante, ma necessario per evitare il collasso del servizio sanitario. Anche ieri sera i numeri dei nuovi contagi non erano incoraggianti.

“Tenuto conto della rapidità con cui evolve la situazione – ha detto Maschietto – si raccomanda di fare riferimento a quanto diffuso esclusivamente dai canali istituzionali: Governo, Prefettura, Regione Lazio, ASL di Latina, Comune di Fondi”.

Soggetti sottoposti a quarantena: sussiste il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus. Uscire per andare in farmacia e fare ritorno a casa o ricevere familiari senza alcuna necessità vanifica la quarantena e sottopone se stessi e gli altri al rischio di contagio. E’ indispensabile che la rete familiare renda noto il suddetto divieto, in particolare agli anziani.

Soggetti con infezioni respiratorie e febbre (maggiore di 37,5 °C): è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando costantemente il proprio medico curante.

Visite ad amici e parenti: la logica del decreto è di limitare gli spostamenti non necessari, quindi anche pranzi e visite in famiglia, in modo particolare di persone anziane e minori, le categorie più fragili ed esposte al contagio. Meglio avere contatti telefonici se non vi è necessità di assistenza.

Spostamenti: vanno evitati, ad eccezione di quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”, “ovvero spostamenti per motivi di salute”. In questi casi, per spostarsi al di fuori del territorio comunale sarà necessario esibire ai controlli un’autocertificazione sui motivi (da compilare prima dello spostamento), che verrà verificata: in caso di dichiarazioni false scattano le sanzioni. Il decreto prevede il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il fac-simile è scaricabile anche dal sito del Comune di Fondi.

Passeggiare, portare fuori il cane: il divieto di uscire di casa vale solo per le persone con sintomi o positive al Coronavirus, che non devono violare la quarantena domiciliare per nessun motivo. Per tutti gli altri è permesso uscire, adottando le dovute precauzioni e limitando al massimo i contatti sociali.

Sport: sono chiuse tutte le palestre, i centri sportivi, le piscine. Chi vuole praticare attività fisica all’aperto può farlo, purché non in gruppo.

Recarsi presso la casa comunale: sono garantiti i servizi necessari e urgenti (il Comune di Fondi ha rimodulato giorni, orari e modalità di ricevimento a far data dal 10 marzo 2020, pubblicando il prospetto sul proprio sito www.comunedifondi.it) ma l’invito è di usare i servizi digitali e contattare telefonicamente gli uffici.

Lavoro: quando è possibile si deve preferire la modalità di telelavoro o “lavoro agile” (smart working) da casa. Ai datori di lavoro viene raccomandato di “promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”.

Come comportarsi fuori casa: è indispensabile rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone, lavarsi spesso le mani e non toccarsi mai naso, occhi e bocca.

Mezzi pubblici: i servizi sono al momento garantiti, ma nell’ottica di evitare il più possibile gli spostamenti vanno usati solo quando necessario, rispettando le distanze tra le persone.

Spesa: tra le “situazioni di necessità” previste dal decreto rientra la SPESA DI GENERI ALIMENTARI, che potrà effettuare 1 persona per famiglia. Il rifornimento di merci sarà sempre garantito, perciò non c’è necessità di fare provviste eccessive rispetto al normale fabbisogno. Le attività commerciali restano aperte ma con ingressi “contingentati” per evitare affollamento. Centri commerciali e ipermercati sono chiusi nelle giornate festive e prefestive (tale chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari).

Farmacie: sono aperte normalmente e, come per ogni altro luogo, vale la regola di non creare affollamenti in cassa o al banco. Gli esercizi devono organizzarsi limitando gli ingressi.

Bar e ristoranti: sono aperti dalle 6 alle 18, con obbligo di garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra i clienti. In caso di violazione, scatta la sospensione dell’attività.

Circolazione merci: non sussiste alcuna limitazione al trasporto delle merci, considerato come un’esigenza lavorativa. Gli autotrasportatori e i corrieri possono circolare.

Cinema, scuole di ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, musei, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi: chiusi

Cerimonie civili, religiose, matrimoni, funerali: sospesi.