Denuncia genitori Desirée, associazioni Lgbti scrivono all’Ordine avvocati

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Le associazioni Lgbti hanno scritto all’Ordine degli avvocati di Latina contro la decisione di Maria Antonietta Cestra, che difendeva Salia in una delle udienze scorse, di denunciare i genitori di Desirée Mariottini.

“Desirée è stata quasi uccisa e vittimizzata una seconda volta solo alcuni giorni fa – si legge in una nota pubblicata sul sito Gaynews – Durante l’incidente probatorio dell’11 ottobre, infatti, l’avvocata Maria Antonietta Cestra, legale di Salia Yusif (uno dei quattro stupratori), ha presentato denuncia per abbandono di minore nei confronti dei genitori della ragazza”.

Un comportamento ritenuto deontologicamente scorretto da molte associazioni, anche Lgbti, che hanno inviato una lettera di protesta e segnalazione al Consiglio nazionale forense e all’Ordine degli avvocati di Latina, al cui albo è iscritta Cestra.

“Ci rivolgiamo a codeste Istituzioni che rappresentano l’avvocatura e ne garantiscono la dignità ed il decoro affinché valutino se il comportamento professionale dell’avvocata sia rispettoso delle norme deontologiche – anche quelle relative ai rapporti con la stampa – e se non configuri un abuso del diritto e del processo” ha scritto nella missiva l’avvocato torinese Michela Quagliano.

“Nella convinzione che la professione forense svolga una funzione sociale e risponda ad un alto interesse della comunità, che i doveri di lealtà, verità ed onore cui ogni avvocato si impegna siano strumentali ai fini della giustizia, non possiamo esimerci dall’osservare – hanno spiegato le associazioni – nel ruolo anche culturale che ci è proprio, come la denuncia presentata dall’avvocata, che l’ha rivendicata come battaglia di verità, rappresenti una rivittimizzazione della parte offesa, colpendola attraverso l’uso di stereotipi di genere e trasformandola da parte offesa ad accusata“.