Destagionalizzazione, una chimera per la Marina di Latina

La Marina di Latina insegue la sua chimera: la destagionalizzazione. Nel 2016 una delibera di Consiglio comunale che in tre anni non si è rivelata utile allo scopo. Oggi l’ammissione in aula, anche da parte della consigliera di Latina Bene Comune Marina Aramini, intervenuta nel dibattito focalizzato su un’altra proposta a tema, poi approvata dalla sola maggioranza.

Oggi, come allora, tutti d’accordo sulla destagionalizzazione. Eppure la delibera proposta dalla maggioranza non è piaciuta all’opposizione: Fratelli d’Italia ha votato contro, il gruppo di Forza Italia si è astenuto e anche quello del Pd, sebbene inizialmente la consigliera dem Nicoletta Zuliani avesse preannunciato voto favorevole. La Lega che aveva definito la deliberazione un “fritto misto” al momento del voto non è risultata presente.

Perché la delibera? 

Lo ha spiegato in aula il dirigente del servizio Ambiente, l’architetto Giuseppe Bondì: “Perché gli operatoti balneari, a seguito della legge finanziaria dell’anno in corso, approvata a dicembre 2018, sono venuti in Comune per chiedere informazioni sull’applicazione della stessa”. La legge consente ai titolari di concessioni demaniali di non smontare le strutture amovibili nel periodo invernale fino alla fine del 2020. Una misura volta a favorire le imprese in un periodo di crisi. L’operazione del non smontaggio avrebbe evitato ulteriori costi. Il Comune di Latina ha inteso chiedere chiarimenti alla Regione Lazio, sollecitando linee guida che sono arrivate ad aprile.

In base a quanto affermato dall’assessore Roberto Lessio, dal dirigente Bondì, dal capogruppo di maggioranza Dario Bellini per la Regione non ci sono problemi a che gli operatori, titolari di concessone demaniale, mantengano in piedi le proprie strutture anche in inverno, purché facciano espressa richiesta al Comune e che si impegnino, nei mesi extra la stagione estiva, a svolgere attività collaterali alla balneazione. Insomma, della serie: le strutture possono rimanere in piedi purché restino anche attive, aperte al pubblico con tanto di offerta di servizio compatibile con la stagione invernale. Ecco la delibera ha recepito queste linee guida, fornite dalla Regione Lazio. Un provvedimento temporaneo che ha come scadenza quella della legge finanziaria. Un provvedimento per “traghettare” le attività esistenti fino all’approvazione del nuovo Pua all’interno del quale collocare nel dettaglio le attività da svolgere nell’arco di tutto l’anno.

Le obiezioni della minoranza hanno avuto un denominatore comune: l’assenza di una programmazione turistica da parte del Comune nel periodo invernale, come puntualmente sottolineato in modo particolare dal consigliere indipendente Matteo Coluzzi: “Se la programmazione turistica è un furgone fermo sul lungomare con  su scritto ‘Sportello del cittadino’, allora stiamo rovinati”

Non si può obbligare un operatore, che non smonta per abbattere i costi – opportunità prevista dalla legge finanziaria -, ad aprire la propria attività anche durante l’inverno quando non c’è un’anima in giro, c’è vento e il mare arriva fino ai chioschi, ha eccepito Matilde Celentano. Per restare aperti anche in inverno occorre investire, occorre che gli imprenditori si organizzino. Ma anche il Comune deve fare la sua parte. “Se non si riesce in estate a presentarsi con le passerelle aggiustate, figuriamoci in inverno”, ha sbottato il capogruppo della Lega Massimiliano Carnevale.

Ad aumentare le distanze tra maggioranza ed opposizione anche un emendamento proposto da Maria Grazia Ciolfi, con delega alla Marina, Ernesto Coletta, Gianni Rinaldi, Nino Leotta ed Emanuele Di Russo, tutti di Lbc, volto sostanzialmente ad eliminare la possibilità di effettuare turnazioni delle attività durante il periodo invernale.

Ma come, il mare d’inverno non era quello che hanno sempre voluto gli operatori balneari? La replica della maggioranza alle eccezioni mosse dalle minoranze, che ha insistito nel ritenere la proposta un’opportunità per gli imprenditori della Marina in attesa del nuovo Pua. Un piccolo passo, transitorio, sperando nell’imminenza dell’approvazione del piano di utilizzazione degli arenili che stando a quanto dichiarato in aula oggi dalla consigliera Celestina Mattei sarà portato in commissione entro agosto.

Di seguito le dichiarazioni della consigliera Maria Grazia Ciolfi, diffuse attraverso una nota stampa a margine del Consiglio comunale.

“Spiace constatare – afferma Ciolfi – che la delibera sia passata con i soli voti favorevoli della maggioranza Lbc, mentre Pd e FI si sono astenuti e FdI ha addirittura espresso voto contrario: questa deliberazione rappresenta un’importante opportunità per il nostro litorale e per gli operatori che vorranno aderire e non comprendo come ci sia una parte politica espressione di parte della città che possa assumersi la responsabilità di negare agli operatori di recepire questa opportunità. La delibera non impone obblighi ma solo la facoltà di scegliere se destagionalizzare o no e credo che noi dobbiamo garantire questa opportunità di crescita e valorizzazione del nostro litorale agli operatori ed alla città”.

“Rinnovo la completa disponibilità dell’amministrazione – aggiunge – a guidare e supportare gli operatori che presenteranno domanda, anche nella possibilità di realizzare i sistemi copertura con teli frangivento previsti nel regolamento regionale per affrontare la stagione invernale, auspicando che anche a Latina come a Riccione avremo i primi stabilimenti balneari aperti anche di inverno. Vivere la marina dodici mesi l’anno sarà un modo per valorizzarla e mantenere un livello di manutenzione adeguato della zona anche nei mesi di bassa stagione, eliminando quelle situazioni di degrado con le quali a volte ci si è dovuti confrontare”.

“La destagionalizzazione è lo strumento principe per arrivare a questo risultato – sono sempre le parole di Ciolfi – Vero è si tratta di una materia complessa e che non può limitarsi a mantenere le strutture aperte: devono essere messi in atto anche dei percorsi turistico-ricreativi invernali, enogastronomici che possano collegare la marina ai monti ed alle aree di attrattività del nostro territorio, alla promozione dei nostri prodotti, allo sport portato presso la marina, ad eventi studiati organizzati e programmati nel periodo invernale”.

Ecco, appunto esattamente tutto quello che è stato detto in Consiglio comunale e che non ha trovato riscontri, non tanto nella delibera di oggi – non si poteva inserire tutto – ma neanche in altri atti amministrativi. Il consigliere Olivier Tassi ha fatto notare che lo stanziamento per il turismo è nei prossimi tre anni di 15mila euro l’anno: la maggioranza ha stanziato in bilancio 15mila euro per il turismo.

“Auspico che i nostri operatori – conclude Ciolfi – sappiano cogliere questa opportunità e raccogliere la sfida ad aprire le porte della marina tutto l’anno, perché sono loro il motore della marina e quindi anche da tutti i cittadini che ne saranno i fruitori; sono sicura che abbiamo gli strumenti adatti per vincere la sfida se sarà fatto un lavoro di squadra pubblico privato, un lavoro di collaborazione e partecipazione”.