Affollatissima questa mattina l’assemblea dei dipendenti del Comune di Latina sul caso delle progressioni economiche orizzontali (Peo) “congelate” dall’amministrazione.
Alla presenza dei segretari delle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil e delle rappresentanze interne, l’assemblea all’unanimità ha dato mandato alle sigle sindacali di dichiarare lo stato di agitazione e di diffidare l’amministrazione a dare seguito all’accordo sottoscritto nel 2018 relativo all’istituto delle progressioni economiche orizzontali.
Venerdì scorso l’amministrazione ha dichiarato, sulla base di un recente parere espresso dal collegio dei revisori dei conti sollecitato dal dirigente del servizio al Personale Quirino Volpe, di non voler proseguire una selezione “invalida” a tutela sia della correttezza dell’azione amministrativa che della legittimità della progressione acquisita dal dipendente che non debba rischiare restituzioni o revoche successive.
Ma oggi nell’aula De Pasquale piena zeppa come non mai l’accordo in questione, definitivamente sottoscritto ad aprile 2018, è stato ritenuto legittimo a tutti gli effetti dalle sigle sindacali intervenute. “Tra il pre-accordo siglato a fine 2017 e l’accordo vero e proprio dell’aprile 2018 ci sono stati due parerei dei revisori dei conti, entrambi positivi, uno relativo alla copertura finanziaria delle progressioni e l’altro sulla legittimità all’accesso. Oggi l’amministrazione sostiene che il nuovo parere, firmato dagli stessi revisori, sia contrario ai precedenti. Ma non è così. Si limita a riportare quanto citato nella circolare numero 15/2019 del Mef”, ha spiegato Giancarlo Cenciarelli della Cgil Fp.
“Vero è che il testo dell’accordo non è ben scritto – ha detto il sindacalista -, ma dai verbali risulta che abbiamo più volte sollecitato l’amministrazione a correggere il testo, ma l’amministrazione si è rifiutata perché quella stessa espressione poco precisa era alla base della delibera di giunta intercorsa tra il pre-accordo e l’accordo che ne stabiliva i criteri”.
Qual è il nodo.
La normativa stabilisce che le progressioni economiche orizzontali possono essere riconosciute ad una percentuale non superiore al 50% degli aventi diritto. La domanda è chi sono gli aventi diritto nel caso specifico: per i sindacati sono tutti coloro che hanno almeno due anni di anzianità. Come si stabilisce quelli che rientrano nella percentuale favorevole? Per i sindacati in base ad una graduatoria stabilita dai criteri contenuti nella delibera di giunta, ovvero coloro i quali non abbiano avuto valutazioni inferiori al 6/10 e non abbiano avuti richiami scritti. A quanto sembra invece per il dirigente del servizio al Personale, Volpe subentrato alla dottoressa Antonella Galardo, gli aventi diritto sarebbero tutti coloro che oltre ai due anni di anzianità abbiano anche buoni voti e nessuna sanzione disciplinare e di tutti questi possano accedere alle Peo solo il 50%. Quindi un’interpretazione più restrittiva.
Finora, sulla base dell’accordo sottoscritto – oggi rimesso in discussione – hanno avuto la maggiorazione economica in busta paga ben 200 dipendenti e circa altrettanti sono quelli in attesa.
Per i sindacati è irricevibile la proposta di procedere con nuovi accordi pluriennali dal momento che a maggio del 2018 la normativa è cambiata nuovamente in base alla quale gli accordi per le Peo possono avere durata solo annuale.
Intanto giovedì alle 15.30 il caso delle progressioni economiche orizzontali sarà affrontato anche in commissione Trasparenza. La presidente Matilde Celentano ha convocato il vice sindaco Briganti e il dirigente Volpe per fornire chiarimenti.