Dirty Glass, Natan Altomare ottiene i domiciliari e torna a casa

A sinistra Natan Altomare con il suo avvocato Pasquale Cardillo Cupo

E’ tornato a casa Natan Altomare, il fisioterapista di Latina finito in carcere nell’operazione Dirty Glass della Direzione distrettuale antimafia di Roma della scorsa settimana con le accuse di ricettazione, sequestro di persona a mano armata, e turbativa d’asta.

L’uomo – nel pronunciare da subito la sua innocenza ai pubblici ministeri – aveva recuperato tramite il suo difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, una serie di messaggi email, sms e Whatsapp up relativi al periodo dei fatti in contestazione che, secondo la difesa, dimostrerebbero l’estraneità dai fatti contestatigli.

“È un primo step – ha detto Cardillo Cupo – che sicuramente rende più serena la famiglia Altomare, avendo dimostrato il gip ed i pubblici ministeri procedenti sensibilità e serenità nella complessiva valutazione della posizione dell’Altomare che continuerà a spiegare la sua estraneità ai fatti, ma che comunque dal punto di vista difensivo non ci soddisfa appieno, ritenendo che Natan Altomare possa e debba ritornare in libertà per assenza di gravità indiziaria”.

Per questo il legale ha presentato istanza al Tribunale del Riesame di Roma per annullare totalmente ogni misura a carico dell’indagato.