Eccidio di Kos, storia del patrocinio negato. Briganti spiega e chiede scusa

Paola Briganti

“Celebrazione in memoria dell’eccidio di Kos senza patrocinio e presenza del Comune di Latina: mi scuso a nome del sindaco per il difetto di comunicazione”. Così oggi in sede di question time il vice sindaco Maria Paola Briganti in risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo misto Salvatore Antoci e Oliver Tassi per il mancato patrocinio all’iniziativa organizzata dal Comitato caduti di Kos presieduto dal colonnello Pietro Giovanni Liuzzi, presente in aula.

Dopo la presentazione dell’interrogazione da parte del consigliere Antoci che ha ricostruito anche la vicenda storica, rimasta sconosciuta dal 1943 al 2005, il vice sindaco Briganti ha spiegato che, “pur riconoscendo meritevole l’iniziativa e che la stessa è in linea con i principi di questa amministrazione comunale, l’istanza di patrocinio non è stata accolta poiché l’iniziativa in programma era ad esclusivo carattere religioso”. Secondo il vice sindaco affinché l’amministrazione conceda un patrocinio sarebbe necessario un carattere civico dell’iniziativa e non meramente religioso.

In quanto alla mancata risposta al Comitato caduti di Kos rispetto all’istanza di patrocinio e della presenza del sindaco o di un suo rappresentante all’evento, il vice sindaco ha presentato le scuse a nome del sindaco, attribuendo la dimenticanza alla mole delle attività dell’ufficio preposto.

Scuse accettate da parte del consigliere Antoci. La discussione si è conclusa con la promessa, da parte di Briganti, di rimediare nel prossimo futuro prestando maggiore attenzione alle iniziative proposte dal comitato.