Eccidio Kos, sindaco di Latina snobba celebrazione. Subito interrogazione

Il mancato patrocinio del Comune di Latina alla celebrazione in memoria dell’eccidio di Kos fa scattare un’interrogazione consiliare.

Gli esponenti del gruppo misto Salvatore Antoci e Olivier Tassi affermano che, in occasione del 76° anniversario dell’uccisione, per mano nazista, dei 103 ufficiali italiani del 10° Reggimento fanteria “Regina” presenti sull’isola greca di Coo, il Comune di Latina sebbene invitato dal Comitato caduti di Kos alla celebrazione che si è tenuta presso la chiesa di San Bartolomeo, nel capoluogo, non è stato presente.

“Il presidente del comitato – spiegano nell’interrogazione – aveva anche inviato al sindaco un vasto materiale esplicativo sul massacro dell’6 ottobre 1943”. Una storia rimasta per anni quasi sconosciuta e interamente ricostruita soltanto negli ultimi anni, ovvero dal 2005 grazie al contributo del colonnello Pietro Giovanni Liuzzi che ha poi costituito il comitato che oggi presiede. Rimasti isolati e privi di ordini chiari, all’arrivo dei teschi sull’isola di Coo, gli ufficiali pensarono di dover restare fedeli al re e per questo furono fucilati.

I consiglieri, con la loro interrogazione rivolta al sindaco, chiedono di sapere per quale ragione non sia stato concesso il patrocinio alla manifestazione che si è svolta a Latina e per quale motivo non sia stata usata almeno la buona educazione di rispondere con una lettera di garbato diniego del patrocinio. Chiedono al sindaco Damiano Coletta per quale ragione non abbia ritenuto di dover partecipare con la fascia tricolore all’evento o di inviare un suo delegato.

L’interrogazione è stata calendarizzata per il prossimo question time che avrà luogo il 21 novembre alle 11.30.