Esami di maturità, la polizia sfata bufale e leggende metropolitane

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L’appuntamento con la prima prova degli esami di maturità è arrivato. Domani si svolgerà la prima prova di italiano. Per affrontare al meglio però questo scoglio o traguardo è importante non credere alle fake news che ogni anno girano sulle prove.

In occasione dell’Esame di Stato – ha spiegato la polizia – tra gli studenti si diffondono informazioni errate in merito alle procedure d’esame. Secondo alcuni diventa possibile conoscere le tracce in anticipo attraverso internet, per altri sorge la convinzione di essere controllato dalle Autorità durante lo svolgimento. Se quest’ultima informazione, pur falsa, funge da deterrente contro l’utilizzo di strumenti tecnologici per alterare il risultato dell’esame, la ricerca di fantomatiche anticipazioni sui testi d’esame fa perdere tempo e denaro.

Dall’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net, per la Polizia di Stato, su un campione di circa 3mila studenti del quinto anno, risulta che 1 su 6 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame, mentre 1 su 5 è convinto che la Polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. L’opinione è naturalmente falsa, perché il controllo della rete non avviene con queste modalità.

Per l’undicesimo anno consecutivo la Polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle fake news.

Le false credenze non terminano qui: il 42%, teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione e circa il 19% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. Non meno rilevante il dato di quell’8% dei maturandi che, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari.

Gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove d’esame (92%), rimangono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 31% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento.

Ai ragazzi quindi è bene ricordare di non perdere tempo, la notte che precede gli esami, a cercare sulla rete le tracce delle prove scritte. Per qualsiasi dubbio, invece gli operatori del Commissariato di polizia online saranno a disposizione dei maturandi per rispondere a tutti i loro quesiti. Un rappresentante dalle Polizia di Stato sarà anche presente alla tradizionale diretta di Skuola.net nelle ore precedenti l’esame, per rispondere agli studenti.

“L’esame di maturità rappresenta per i ragazzi una delle prime difficoltà da affrontare nella vita, soprattutto per quei ragazzi che vivono questo momento con maggiore preoccupazione – ha detto Nicola Zupo, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per il Lazio – ed è per questo motivo che bisogna aiutarli ad affrontare questa prova nella maniera più tranquilla possibile, puntando tutto sulle loro capacità e sulle proprie conoscenze, acquisite durante il ciclo di studi, piuttosto che sulle false notizie che possono circolare in rete”.