Estumulazioni, Ipogeo torna alla carica. “Altro che problema risolto!”

Sergio Sciaudone e Antonio Bottoni

Estumulazioni d’ufficio al cimitero di Latina: altro che problema risolto! L’esclamazione è comune all’associazione Codici e al Partito Comunista che a fronte di una nuova ondata di lettere della Ipogeo pervenute ai cittadini con le quali si convocano i destinatari presso gli uffici della società al fine di “espletare le pratiche amministrative di liberazione ovvero di rinnovo del periodo d’uso della sepoltura”, tornano a denunciare l’inefficacia dell’iniziativa messa a punto dall’amministrazione comunale. Iniziativa consistente nella richiesta alla Ipogeo di interrompere le azioni nei confronti dei cittadini.

L’argomento è riconducibile alla durata delle concessioni delle sepolture. In base ad un regolamento entrato in vigore nel 2009 la durata delle concessioni è trentennale. Ipogeo avrebbe inteso di attuare la stessa durata anche a precedenti sepolture effettuate quando la durata era sessantennale se non perpetua. Sulla base di questa applicazione retroattiva del regolamento, il gestore del cimitero “minaccia” estumulazioni d’ufficio se non si provvede a rinnovare, pagando, la posizione del caro estinto. Ecco, dopo una lunghissima battaglia, anche in carta bollata, condotta dalle associazione di consumatori e Partito comunista, Latina Bene Comune a dicembre scorso ha detto che l’amministrazione comunale aveva chiesto ad Ipogeo di interrompere le azioni nei confronti dei cittadini, “lasciando intendere – sottolinea Antonio Bottoni dell’associazione Codici Latina – lasciando intendere che il risultato auspicato dai cittadini era stato raggiunto”. Un auspicio smentito dalla lettere recenti. Della serie, ci risiamo.

“Codici – afferma Bottoni – sin da subito ha evidenziato che ‘chiedere di interrompere’, era ben diverso dal ‘disporre la cessazione’ delle iniziative al Gestore.

Peraltro, “chiedere” implica che da parte del destinatario ci sia una risposta: di accettazione, di non accettazione o persino una non risposta. Purtroppo le perplessità espresse da Codici oggi vengono confermate dalle lettere, datate anche solo pochi giorni fa, che Ipogeo continua in maniera imperterrita ad inviare ai concessionari delle sepolture nel cimitero che essa gestisce e che continuano ad essere consegnate a Codici da cittadini ancor più delusi ed infuriati contro il Comune perché, in buona fede, avevano creduto che il problema delle estumulazioni precoci, rispetto alla originaria durata della concessione, fosse stato risolto”.

“Codici – conclude Bottoni -, in base a ciò che sta emergendo, è sempre più intenzionata a portare avanti la sua battaglia a difesa dei diritti dei concessionari delle sepolture ed, anzi, intensificherà le proprie iniziative, sia quelle già poste in essere, sia attivandone di ulteriori, già concordate con i numerosi cittadini che hanno dato fiducia alle azioni loro proposte. Se ne facciano una ragione tutti”.

Anche il Partito comunista di Latina non le manda a dire.

“Visto l’effetto sortito – attacca il segretario Sergio Sciaudone – forse avrebbero dovuto scrivere ‘chiediamo umilmente al super mega gestore del cimitero….’. Ci troviamo davanti una situazione che se non fosse tragica sarebbe fantozziana. Ipogeo continua con la sua opera di pressioni sui cittadini con richieste di rifacimento contratti e soldi per la manutenzione. Certo è sempre colpa di quelli di prima ma almeno quelli di prima, pensiamo a Di Giorgi, quando hanno detto che le richieste delle spese di manutenzione sarebbero state sospese lo hanno fatto. Siamo di fronte alla ennesima prova della inconsistenza politica e amministrativa dell’attuale maggioranza e di mezzo continuano ad andarci i cittadini. Da notare come LBC era intervenuta il giorno dopo l’azione del Comune parlando di intimazione da parte dello stesso a porre un freno alle azioni contro i cittadini, mentre la nota dell’ente parlava di richiesta, e nello stesso comunicato ci ricordavano di avere sempre avuto a cuore la questione tanto da averne parlato durante due iniziative pubbliche…. Come ha fatto la politica a finire in questa maniera?”