Forconi, incitavano all’arresto di parlamentari: prosciolti

Sentenza di non luogo a procedere per alcuni membri del Movimento 9 dicembre Forconi, perché il fatto non sussiste. Nessuna reale volontà, probabilmente, di far arrestare parlamentari e addirittura il presidente della Repubblica per ripristinare la democrazia, come incitava il manifesto del movimento guidato dal pontino Danilo Calvani.

Oggi, 17 maggio, si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice Mario La Rosa. Indagati nel procedimento erano Francesco Puttilli, Paolo De Nardi, Renzo Vizzini e Gualtiero Rossati. I loro avvocati difensori, tra i quali Sergio Perillo, Diego Santoro e PaoloCerri,  hanno spiegato a lungo come non ci fosse nulla di penalmente perseguibile dietro quella che è stata definita semplicemente una ideologia. Poi hanno chiesto il non luogo a procedere.

Gli indagati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, per aver creato un’associazione dedita a fatti di violenza, coordinati da Danilo Calvani e dall’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, e per aver elaborato un documento nel quale si ipotizzava appunto l’“adempimento” diretto da parte dei cittadini per l’arresto di parlamentari e cariche istituzionali. Al documento era allegata una lista di politici divisa per regione. L’istigazione alla violenza sarebbe avvenuta, sempre secondo l’accusa, anche sui social.

Per capire i motivi che hanno spinto il giudice verso questa sentenza sarà necessario attendere le motivazioni.