Falsi corsi di formazione e di certificati d’idoneità al lavoro, scattano perquisizioni e avvisi di garanzia. Indagati il titolare di una struttura turistico ricettiva di Sperlonga (C.D. di 70 anni), un medico del lavoro di Terracina (M.S. di 68 anni), il responsabile di un laboratorio analisi (D.A. di 64 anni), un ingegnere di Terracina (F.G. di 69 anni) e un ingegnere di Latina, docente di formazione professionale (P.C. di 41 anni).
Le indagini hanno avuto inizio ad agosto scorso a seguito di un controllo congiunto eseguito dal personale della Asl e dagli agenti del commissariato di Polizia di Gaeta presso la struttura di Sperlonga per accertare il rispetto della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il titolare della struttura turistica oggetto di accertamenti, giustificando di non avere la momentanea disponibilità in azienda dei documenti richiesti, si era riservato di produrre certificati per l’idoneità al lavoro ed attestazioni per la formazione professionale in favore dei suoi circa 50 dipendenti. Dopo circa un mese, lo stesso ha presentato la documentazione mancante presso i competenti uffici della Asl di Fondi. Avendo ottemperato alle prescrizioni impartite ed essendo apparentemente tutto in regola, il procedimento sanzionatorio era stato archiviato.
Ma la circostanza non ha convinto gli agenti del Commissariato di Gaeta, già impegnati da tempo per indagini su quella struttura, che hanno proceduto con un ulteriore accertamento genuinità o meno della documentazione depositata alla Asl acquisendone copia direttamente presso l’ente. Gli esiti degli opportuni riscontri sono stati trasmessi all’autorità giudiziaria titolare delle indagini. L’ipotesi investigativa era che l’imprenditore avesse predisposto artatamente tutta la documentazione richiesta dalla Asl, al fine di evitare denunce e rilevanti sanzioni amministrative tentando, così, di eludere i controlli delle autorità preposte alla sicurezza dei lavoratori coinvolti.
Grazie alle conseguenti perquisizioni disposte dal Sostituto Procuratore della Repubblica, la Polizia ha rinvenuto e sequestrati i certificati medici, constatando che le visite mediche effettuate solo dopo il controllo di agosto risultavano falsamente avvenute in date antecedenti.
Nella circostanza è stata sequestrata anche documentazione relativa ai corsi di formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro, in realtà, mai tenuti in quell’azienda, quindi da ritenersi completamente falsa.
Proseguono le attività d’indagine finalizzate all’accertamento di eventuali ulteriori responsabilità.
I decreti di perquisizione e i cinque avvisi di garanzia sono stati eseguiti oltre che dagli agenti di Gaeta, anche dai colleghi del commissariato di Polizia di Terracina e della Squadra Mobile di Latina.
Le principali ipotesi di reato a carico dei cinque indagati vanno dal falso in atto pubblico alla falsità ideologica commessa da esercente un servizio di pubblica necessità.