Gaeta: la Rotta di Enea, diventa itinerario certificato dal Consiglio d’Europa.

 

La Rotta di Enea passa da Gaeta. Il mitico viaggio dell’eroe troiano cantato da Virgilio da Troia alle coste laziali, attraverso 5 paesi, è entrato nel “gotha” degli itinerari certificati dal Consiglio d’Europa, aggiungendosi agli altri 44 itinerari certificati che invitano alla scoperta di un patrimonio costituito da testimonianze archeologiche, religiose, artistiche e da siti di valore naturalistico.
La Rotta di Enea unisce, non solo simbolicamente, le sponde della Turchia, della Grecia, della Tunisia, dell’Albania e dell’Italia con i loro territori simbolo della ricchezza dell’identità Europea con la finalità di promuovere una ripresa del turismo e degli scambi economici e culturali come occasione di conoscenza, d’incontro, di consolidamento dei valori europei e universali valorizzando la ricchezza delle diversità.
La Rotta di Enea”, è promossa dall’omonima Associazione, tra gli obiettivi vede quello di istituire un nuovo itinerario marittimo a tema archeologico relativo ai Paesi membri del Consiglio d’Europa e del bacino Mediterraneo ripercorrendo dell’eroe troiano. L’itinerario parte da Troia per arrivare a Roma attraversando 5 paesi: Turchia, Grecia, Albania, Tunisia e Italia.

Secondo Virgilio Caieta prende il nome da quello della nutrice di Enea che fu sepolta in questo luogo. Gaeta fu celebrata in ogni tempo per la varietà dei panorami, la mitezza del clima e la bellezza del paesaggio: soprattutto dalla tarda repubblica accolse ricche ville di esponenti dell’aristocrazia urbana e dei ceti dominanti locali, e perfino di membri della famiglia imperiale, che vi si insediarono, occupando ogni insenatura e ogni angolo del litorale.

“Siamo onorati e felici – commenta il Sindaco Cosmo Mitrano – nell’apprendere del prestigioso riconoscimento conferito all’itinerario dell’eroe troiano che attraversa i paesaggi del Mediterraneo tra cui ben si inserisce la nostra città. Gaeta entra così a far parte a pieno titolo di un progetto per il rilancio della cultura e dell’economia del mare all’interno di una strategia complessiva per la valorizzazione di tutta la costa dell’Italia meridionale, dei suoi patrimoni archeologici e paesaggistici e delle sue produzioni di qualità.”