Golfo, attività odontoiatrica insufficiente nel distretto 5: la questione in commissione regionale

L’attività odontoiatrica nel distretto 5 della provincia della Asl di Latina è fortemente rallentata. Dopo diverse segnalazioni è intervenuto il presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Giuseppe Simeone, che ha che ha spiegato come siano state progressivamente ridotte le ore dedicate a questa attività in un territorio come quello del Golfo, portato ad appena 4 ore di specialistica per il distretto 5, e c’è stato contestualmente una diminuzione del personale sanitario. Questo rende complicato assicurare il servizio ad una platea di utenti significativa.

Il distretto 5 racchiude i comuni di Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Ponza e Ventotene.

“Ho raccolto il grido d’allarme lanciato dal Francesco Occipite Di Prisco, medico specialista ambulatoriale, relativamente a queste gravi difficoltà. Considerando – ha spiegato Simeone – l’urgenza della situazione posso annunciare che convocherò quanto prima una seduta di audizione della commissione Sanità. Inviterò il dottor Di Prisco ad intervenire in tale sede per affrontare questo problema che peraltro non tocca solamente il territorio della provincia di Latina ma anche le altre realtà del Lazio”.

Si tratta di un servizio che attraverso personale altamente qualificato offre un’assistenza particolarmente preziosa soprattutto nei confronti dei pazienti con fragilità sanitaria.

“I trattamenti odontoiatrici e del cavo orale nella persona diversamente abile devono essere erogati con gli stessi principi validi per il resto della popolazione, ma in particolar modo proprio ai pazienti con bisogni speciali devono essere garantiti una corretta presa in carico e tempi ragionevoli di accesso.

L’assistenza del paziente fragile è una delle sfide più rilevanti che bisognerà affrontare anche in questa fase emergenziale nella quale siamo entrati, nella consapevolezza che i principi ispiratori della sanità moderna, legati all’uguaglianza, all’universalità e all’equità devono trovare concreta attuazione nel nostro sistema. In un momento come quello attuale caratterizzato da un generale impoverimento della popolazione, occorre – ha concluso Simeone – assicurare tutte le prestazioni sanitarie, senza alcuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche”.