Imprese e Politica: programmazione, professionalità, concertazione e sussidiarietà per il territorio

Il Palazzo Comunale di Latina

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

direzione@claai-assimprese.it

Ivan Simeone

Secondo le ultime analisi, le imprese in sofferenza nella provincia di Latina si aggirerebbero intorno alle 1.451 aziende. E’ un “dato spia” significativo che dovrebbe far riflettere coloro che hanno responsabilità istituzionali. 

Se poi andiamo ad aggiungere il “comune sentire” che tutti i giorni viviamo trattando e supportando le nostre piccole imprese locali, ci accorgiamo che la situazione è complessa e, pur essendoci sul territorio pontino delle vere eccellenze produttive (che dovrebbero essere sempre più supportate e valorizzate) moltissime sono quelle attività che si trovano a dove affrontare seri problemi di sopravvivenza, tra pagamenti di utenze varie che sono letteralmente esplose, aumenti dei costi delle materie prime, situazioni di difficoltà in centrali rischi dove una pur minima segnalazione o/e incongruità, di fatto blocca la possibilità di ogni aiuto economico finanziario. 

Questa situazione, uscendo da un periodo emergenziale sanitario, è purtroppo diffusa nelle micro attività, con tutti i problemi che ne conseguono.

La “CLAAI Assimprese Lazio Sud”, nei giorni scorsi, in un’ottica di massima collaborazione, ha diffuso un documento-riflessione in vista delle prossime elezioni amministrative locali, appellandosi “a tutte le forze politiche del territorio, affinché si possa rilanciare la nostra economia locale, con spirito concertativo e propositivo”. 

Il documento completo si può trovare sul sito www.claai-assimprese.it .

Sul territorio, come in ambito nazionale, si sta assistendo ad un confronto politico molto forte e animoso, forse un tantino povero nei programmi di sviluppo reale. Sta nei “giochi” del confronto elettorale ma… vi è sempre un “MA” che incombe.

La nostra economia locale, la crescita del nostro territorio e della nostra Comunità, chiede una azione politico-amministrativa che sia propositiva –come più volte abbiamo evidenziato- e si guardi ad uno sviluppo e sostegno delle nostre aziende, in particolare quelle del mondo artigiano, dei servizi, delle tante attività commerciali, le piccole imprese familiari in un’ottica concertativa. Necessita dialogare, programmare e dare una visione ampia alle nostre piccole imprese e attività che, è bene sempre rammentare, sono circa il 90% del totale delle imprese.

Oggi abbiamo una inflazione che si aggira intorno al 8,5%, le famiglie cominciano ad avere difficoltà negli acquisti quotidiani, si comincia a respirare un’aria di incertezza che certamente non fa bene allo sviluppo (o sarebbe meglio dire oggi alla “sopravvivenza”) della nostra economia. Ma …. Il “ma” compare sempre…i nostri imprenditori sanno bene che bisogna reagire ed essere positivi. Bisogna guardare con ottimismo e trovare soluzioni alle difficoltà. La politica deve fare la sua parte seriamente, concretamente e con professionalità. 

“Oggi – leggiamo nel documento CLAAI- si sente l’esigenza di una azione amministrativa e politica di ampie prospettive che riesca a rilanciare la nostra economia e che abbia una visione concertativa. Non possiamo permetterci lacerazioni. Bene il confronto, anche vivo e acceso, ma pronti poi ad un lavoro per la crescita della Comunità.” 

Se andiamo a leggere i dati di “Movimprese” del II trimestre, elaborati dal servizio Osserfare della CCIAA Frosinone/Latina, un servizio vero “fiore all’occhiello” che puntualmente e professionalmente analizza gli andamenti economici e produttivi del nostro territorio, vediamo come il tessuto imprenditoriale locale è pressoché fermo con un inevitabile effetto sospensivo dell’intraprendenza imprenditoriale e con una ripresa delle cessazioni delle imprese ad eccezione del settore edile che, 

di contro, dopo un periodo di grande prosperità dello scorso anno, oggi è “fermo” a causa dell’incertezza dovuta ai crediti d’imposta relativi al bonus 110. 

E la politica? I nostri amici Consiglieri, Sindaci ed Operatori istituzionali? 

“Più volte, con spirito di collaborazione che da sempre ci distingue, abbiamo evidenziato l’esigenza che la nostra realtà economica locale necessiti di stabilità, programmazione e punti fermi con cui ragionare e avviare processi di crescita e di risanamento. 

Riteniamo essenziale una “azione sussidiaria circolare” reale e concreta, che metta insieme l’Ente locale con il mondo del privato e del terzo settore”, guardando all’insegnamento del Prof. Stefano Zamagni e alla Scuola di Economia Civile. 

Oggi la “Sussidiarietà” –quella vera- è una delle poche strade da poter percorrere a beneficio della nostra Comunità.

Gli impegni che attendono i nostri Amministratori non sono certamente pochi e devono essere affrontati, a nostro parere, con una buona dose di professionalità e guardando alla risoluzione dei problemi e, quindi, all’ottenimento dei risultati reali. 

Si sente l’esigenza di una squadra sempre più rigenerata –al di là dei colori e casacche di parte- e sempre maggiormente attenta nel dare puntuali risposte.

“E’ necessario riaccendere i riflettori sui progetti legati al pnrr e riavviare una politica di sostegno alle piccole imprese e attività produttive, razionalizzando e sostenendo la politica d’impresa locale. 

Le zone artigianali, il piano del commercio, come l’affrontare drasticamente ed in maniera risolutiva la questione dello sviluppo dell’area della “marina di Latina”, la quale potrebbe essere una risorsa economica per tutta la comunità locale ma, al di là di ogni valutazione partitica e di colori di casacche, rimane in difficoltà e inspiegabilmente mortificata, decenni dopo decenni, amministrazione dopo amministrazione, sono solo alcune delle priorità.

Avviare una politica di attrazione delle imprese sul nostro territorio anche prevedendo possibili agevolazioni e detassazioni. 

Sostenere le attività commerciali e artigiane anche considerando eventuali agevolazioni. 

Si sente oggi la necessità di rafforzare un territorio che sia di attrazione per gli interessi produttivi. 

Bisogna “entrare” nella questione dell’accesso al credito per le micro-attività locali, anche considerando la possibilità di un apposito fondo rotativo comunale che sia di sostegno e garanzia alle attività produttive con il supporto di istituti di credito di prossimità; esempi in materia già ve ne sono stati. 

Il settore edile è da rivalutare e sostenere, nel rispetto di una azione di edilizia compatibile. Il volano legato al turismo, all’edilizia, all’artigianato con tutte le partite IVA, sono essenziali per rilanciare il benessere di una Comunità.”

Gli strumenti ci sono, bisogna mettere intorno ad un tavolo le migliori esperienze della Città ed avviare un processo di rilancio affrontando, una dopo l’altra, le varie criticità del momento. 

Oggi tutti si è chiamati a “fare rete”, fare “sinergia”. Non si può giocare in solitaria…neanche la politica! Parafrasando una frase di Henry Ford, direi che oggi, a tutti i livelli, abbiamo bisogno di politici bravi, non solo di bravi politici.