Incendio Loas, interrogazione parlamentare del senatore Bruno Astorre

Bruno Astorre

Il senatore del Pd Bruno Astorre, insieme al segretario provinciale del partito, Claudio Moscardelli, ha presentato un’interrogazione parlamentare sull’incendio della Loas ad Aprilia. E’ indirizzata ai ministri dell’Interno e dell’Ambiente.

“Il 27 luglio 2017 il titolare dell’azienda fu arrestato dagli agenti della Polizia stradale del distaccamento di Aprilia e della squadra Mobile della Questura di Latina, insieme con altre 15 persone su ordine della Direzione distrettuale antimafia nell’ambito indagine denominata Dark Side, con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti all’interno di una ex cava di pozzolana, ove sono stati interrati ingenti quantitativi di rifiuti mai giunti nelle discariche autorizzate per il trattamento finale. Ha scelto di patteggiare ed è stato raggiunto da una sentenza definitiva emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma”

“In un’altra vicenda, avvenuta precedentemente ai fatti contestati nell’inchiesta suddetta, che ha sempre interessato il titolare dell’azienda Loas Italia Srl, era stata contestata la violazione della normativa ambientale, per cui è stato emesso decreto penale di condanna; tale vicenda viene discussa nei prossimi mesi presso il Tribunale di Latina”

“La società Loas Italia Srl, nonostante le vicende giudiziarie cui era coinvolta – continua Astorre – ha gestito ed ha continuato successivamente a svolgere per conto del Comune di Aprilia il servizio di raccolta e di smaltimento di alcune tipologie di rifiuti per conto dell’ente, proseguendo anche nella collaborazione con il Comune ed altre aziende che si occupano dello smaltimento dei rifiuti, oltre che nel progetto didattico Differenzio anch’io, in collaborazione con gli istituti scolastici aderenti e con una associazione sportiva locale”.

“Considerato che secondo quanto riportato dagli organi di stampa l’azienda risulterebbe  priva dell’ICP, il Certificato di prevenzione degli incendi, e che, in mancanza di un adeguato sistema di primo intervento, gli stessi addetti del sito non si sono trovati nelle condizioni di poter avviare un primo tentativo di contenimento delle fiamme all’interno dell’area dove erano accatastati rifiuti ed ecoballe avvolti poi dalle fiamme”.

Ha poi ripercorso gli incendio ai rifiuti stoccati in vari siti ad Aprilia e quello della Eco X di Pomezia e spiegato come in città sono presenti dagli anni 80 numerose discariche,  fra legali e abusive, dove sono stati smaltiti illegalmente rifiuti.

Chiede quindi di “sapere se (i ministri, ndr), non ritengano opportuno intervenire al fine di adottare misure concrete ed efficaci di controllo del territorio, nonché di prevedere fondi e programmi speciali per la risoluzione del problema dello smaltimento illegale dei rifiuti e se non reputino necessario garantire maggiori controlli nel rilascio delle autorizzazioni agli impianti di trattamento dei rifiuti”.