Inchiesta “Dune”: D’Erme e Manzo restano ai domiciliari

Arresti confermati per Innocenzo D’Erme e Luigi Manzo, finiti ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Dune’ che ha travolto l’amministrazione comunale di Sabaudia con 16 provvedimenti cautelari per i reati di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico.
I giudici del Tribunale del Riesame di Roma hanno sciolto la riserva e respinto la richiesta dei legali dell’ex assessore ai lavori pubblici e del direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX per la coppa del mondo di canottaggio.
È stato invece revocato il provvedimento per Edoardo Piovesana, responsabile del Servizio gare del Comune di Sabaudia, revocata anche la sospensione dal servizio a carico di Gianni Giuseppe Polidoro, appuntato dei carabinieri in servizio presso la Forestale.
Il prossimo appuntamento davanti ai giudici della Libertà è fissato per lunedì mattina quando saranno discussi i ricorsi presentati dalla difesa dell’ex sindaco Giada Gervasi, dell’ex direttore del Parco nazionale del Circeo Paolo Cassola, di Sandro Dapit, consigliere comunale di maggioranza con delega ai lavori pubblici e di Alessandro Rossi e Angelo Mazzeo, rispettivamente responsabile e appuntato dei carabinieri presso la stazione forestale del Parco.