Infezione al ginocchio, l’Umberto I condannato a risarcire donna di Terracina

L'avvocato Gianluca Rossi

Dopo 13 anni, donna di Terracina ottiene giustizia per il suo ginocchio. Il policlinico Umberto I è stato condannato dal giudice Massimo Moriconi, del Tribunale di Roma, a risarcire tutti i danni subiti dalla cittadina di Terracina.

Nel 2006, quando aveva 60 anni, era stata sottoposta ad un intervento di arto-protesi al ginocchio sinistro presso il policlinico universitario. Sin dalla prima visita di controllo, presso la stessa struttura, aveva lamentato dolori forti, anche più intensi di quelli avvertiti prima dell’operazione. Ciononostante il personale medico ha continuato a prescriverle terapie riabilitative, affermando che il dolore sarebbe passato. A distanza di un anno, trascorso tra un controllo e l’altro, si è palesata una gravissima infezione peri-protesica al ginocchio sinistro, motivo per cui è stato necessario procedere ad un intervento di rimozione della protesi e all’istallazione di un distanziatore. Soltanto dopo un anno da questo secondo intervento, trascorso con grandissime difficoltà di deambulazione, è stato possibile impiantare una seconda protesi al ginocchio della povera donna.

Nel 2015 la donna si è rivolta all’avvocato di Terracina Gianluca Rossi per fare causa al policlinico romano con richiesta di risarcimento dei danni biologici e psicologici. Il policlinico Umberto I si è costituito, avvalendosi della consulenza di professori universitari che hanno escluso la responsabilità medica per quanto accaduto alla donna. Perizie medico-legali hanno invece stabilito l’esatto opposto, tanto che nella sentenza di condanna il giudice ha riconosciuto la piena responsabilità del policlinico “per non essersi il personale sanitario adeguatamente attivato non approfondendo il sintomo dolore e non effettuando i necessari interventi diagnostici che avrebbero consentito di evidenziare precocemente la complicanza infettiva impedendo che questa si estendesse”.