La Pugilistica Leone porta le sue attività nel carcere di Latina

La palestra popolare Pugilistica Leone, grazie ad un’iniziativa del Ministro per lo Sport ed i Giovani e tramite il Dipartimento per lo Sport ed in collaborazione con Sport e Salute, mette in moto ”LO SPORT LIBERA DENTRO – CARCERI”. Un progetto che, grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, vuole promuovere lo sport come strumento ed opportunità di rieducazione per i detenuti (uomini, donne e minori) della casa circondariale di Latina.

“Per noi si tratta di un’altra promessa mantenuta – commenta soddisfatto Carmine Palma, tecnico e titolare dell’Accademia Pugilistica Leone – che spunta uno degli obiettivi che ci eravamo posti. Questo progetto ci consentirà di perseguire ancora di più lo scopo che abbiamo come Palestra Popolare: avvicinare tutti allo sport abbattendo le barriere economico-sociali e puntando all’inclusione. E di farlo attraverso attività concrete e quotidiane, non con le chiacchiere. Il carcere è lo specchio della società ma più concentrato e anche da lì, e forse specialmente da lì, si riparte per una rieducazione e per un reinserimento nella società. Lo sport, in questo senso, può essere uno strumento prezioso. Non vediamo l’ora – aggiunge – di lavorare con la Casa Circondariale della città di Latina. Ringraziamo la direttrice e lo staff degli educatori che ci ha accolto con enorme professionalità e disponibilità”.

Nel merito del progetto: “L’attività pensata per i detenuti della Casa Circondariale di Latina è composta da due percorsi paralleli, teorici e pratici, della durata di 18 mesi. Oltre alle attività sportive è previsto un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro tramite 2 tirocini della durata di 8 mesi, aperti per due detenuti, presso la nostra associazione sportiva. I tirocinanti verranno supportati, lungo questo percorso, da una psicologa professionista”.

La squadra che si dedicherà al progetto è composta da 3 tecnici (Carmine Palma, Federica Forgione, Niko Bianchi); 1 Psicologa (Alessia Pontecorvi); 1 educatrice (Flavia De Marchis). Ognuno di loro, metterà a disposizione tutta la sua professionalità per il raggiungimento dell’obiettivo.

L’Accademia Pugilistica Leone, infine, fa sapere con enorme entusiasmo che questo percorso di condivisione diventerà un libro, “Storie di rinascite”, che racconterà le storie di alcune delle persone coinvolte dal progetto in modo che queste arrivino anche fuori da quelle mura.