Latina, amianto nella centrale nucleare di Borgo Sabotino: il Tribunale condanna l’Inps

L'avvocato Ezio Bonanni

Nella centrale nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto: il Tribunale di Latina condanna l’Inps a rivalutare la posizione contributiva di una lavoratrice con il conseguente adeguamento dell’importo pensionistico di godimento.

Ne dà notizia l’avvocato Ezio Bonanni che nella causa ha rappresentato la donna. La sentenza di condanna impone all’Inps il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione all’amianto.

“Il Tribunale di Latina ha disposto l’accertamento tecnico peritale da cui si evince che nella Centrale Nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto – dichiara l’avvocato Bonanni – dunque, grazie a questa sentenza che costituisce un precedente giudiziario, tutti i dipendenti, e non solo la signora P.A., potranno chiedere un risarcimento previdenziale, anche se ancora privi di malattia,e, soprattutto, avranno diritto alla sorveglianza sanitaria, poiché potrebbero manifestarsi danni alla salute, come è successo per l’altro suo collega (F.A.) che, grazie al controllo sanitario disposto dall’Ona (Osservatorio nazionale amianto di cui Bonanni è presidente, ndr), ha ricevuto la diagnosi precoce della malattia da amianto, e ha evitato così il peggio”.

“Il picco dei casi di malattie asbesto correlate, mesoteliomi, tumori polmonari, alla laringefaringeesofagofegatocolon e perfino all’ovaio e per non parlare dell’asbestosiplacche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardio-vascolari in provincia di Latina avverrà tra il 2028 e il 2030”, afferma lo stesso Bonanni.

“Nel frattempo – aggiunge Bonanni in qualità di presidente Ona – è necessario che tutti i lavoratori, a suo tempo esposti ad amianto, siano sottoposti al controllo sanitario periodicoe che l’Inps e l’Inail riconoscano i loro diritti. Trovo paradossale che lavoratori pesantemente colpiti dalla fibra killer debbano continuare, ancora ad oggi, nel 2019, a ricorre all’Autorità Giudiziaria”.