Latina, arrestato Ferdinando “Prosciutto” Di Silvio. La questura: “Vittime terrorizzate”

E’ stato arrestato Ferdinando Di Silvio, detto “Prosciutto”, figlio 23enne di Giuseppe “Romolo” Di Silvio, attualmente detenuto per l’omicidio di Fabio Buonamano (detto “Bistecca”) nel 2010, anno della cosiddetta guerra criminale di Latina.

Il 23enne è ritenuto responsabile in concorso con il fratello Antonio, detto “Patatino” e già tratto in arresto in flagranza di reato, del tentativo di rapina ed estorsione dello scorso 27 agosto. Secondo i due, vantavano un credito di 2.500 euro nei confronti della vittima e allora, pistola alla testa del fratello di quest’ultimo, in casa, “Patatino” gli aveva intimato di saldare il presunto debito “incurante del fatto che la vittima rispondesse che non era con lui che lo aveva contratto”.

“Le indagini che da tale evento hanno preso spunto, hanno permesso di riscontrare, anche col ricorso ad attività di natura tecnica, il concorso nel reato anche dell’odierno destinatario della misura cautelare in carcere, Ferdinando Di Silvio detto “Prosciutto”, facendo in buona sostanza emergere che costui, intervenuto sul posto su richiesta del fratello, aveva preso parte attiva al tentativo di estorsione, usando personalmente violenza sulla vittima, colpendolo al volto e causandogli lesioni che la parte offesa non denunciava per espresso timore di ulteriori e peggiori ritorsioni” – ha spiegato la questura – “Vale la pena evidenziare come l’attività di indagine si sia sviluppata senza alcuna collaborazione da parte delle vittime, rimaste in silenzio poiché evidentemente timorose della forza intimidatrice espressa dalla famiglia d’origine dei due giovani, nota famiglia di etnia rom già protagonista di gravissimi episodi criminosi nell’arco degli ultimi anni a Latina”.