Latina, Calandrini: “Problemi in maggioranza? Colazingari, di parte, non riconvoca i capigruppo e fa finta di niente”

Nicola Calandrini e Massimiliano Colazingari

Cosa bolle nella pentola della maggioranza del sindaco di Latina Damiano Coletta? A distanza di una settimana dalla conferenza dei capigruppo, indetta per la definizione dell’ordine del giorno del question time, saltata per mancanza del numero legale essendo assente il capogruppo di Latina Bene Comune Dario Bellini, tutto tace. E soprattutto tace il presidente dell’assise Massimiliano Colazingari che nell’arco di sette giorni non ha riconvocato i capigruppo.

“I Comuni hanno due teste per la sovranità popolare – commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini -: il Sindaco che guida la giunta, e il Consiglio comunale che controlla. Il presidente del Consiglio comunale è funzione di garanzia per il dovere del controllo. Quando il presidente non è terzo tra esecutivo e Consiglio non svolge il proprio ruolo. Il presidente Colazingari dopo l’impossibilità della riunione dei capogruppo della settimana scorsa per problemi della maggioranza, non può far finta di niente e non procedere alla riconvocazione della capigruppo. Le esigenze di tempo dell’esecutivo non sono problemi del Consiglio. Colazingari non ha compreso la delicatezza del suo ruolo, e il suo tifo, lede il diritto di controllo di tutti i consiglieri, di maggioranza o di opposizione che siano. Fa finta di niente e questo fingere è caso politico perché è scelta fare, ma ha peso anche il non fare. Non può rappresentare l’assemblea chi si sente di ‘una parte dell’assemblea’. Attendiamo le prossime mosse di chi non sta guidando l’assemblea rappresentativa del comune ma sta facendo il collaterale al sindaco”.

L’assenza di Bellini alla convocazione della scorsa settimana era coincisa con in malumori interni alla maggioranza e con la presa di distanza dal gruppo unico Lbc di tre consiglieri, Olivier Tassi, Salvatore Antoci e Massimo Di Trento, mentre rumors riferivano di altri membri in dissociazione orientati a ricostituire tre gruppi coincidenti con le liste elettorali di partenza. Nulla di strano, aveva commentato il sindaco, gettando acqua sul fuoco: è in atto un confronto interno, la maggioranza non è in crisi, ne usciremo rafforzati.

Ma allora perché Colazingari non ha riconvocato la conferenza capigruppo bloccando di fatto l’attività del Consiglio comunale? Teme forse che l’occasione possa accelerare la costituzione di un nuovo gruppo e l’assottigliamento del granitico Lbc?