Latina, i lavori allo stadio proseguiranno con i Montico. Maietta graziato dal Riesame

Lo stadio Francioni di Latina e Pasquale Maietta

Nuova vita al Francioni di Latina. A poche ore dal “demansionamento” dell’ingegnere Lorenzo Le Donne dalla dirigenza del servizio Lavori pubblici e manutenzioni alla dirigenza del servizio Studi progetti comunitari, lo stesso funzionario comunale firma l’autorizzazione al subappalto della fornitura e posa in opera della struttura metallica costituente l’ampliamento della gradinata Est dello stadio comunale di Latina. Un atto dovuto, forse, in favore della New Cover sas, con sede in viale Pier Luigi Nervi a Latina, per il montaggio della tribuna prefabbricata (importo subappalto 25.000 euro) e della Italtecno srl, con sede in via comunale Larga a Cesena (provincia Forlì-Cesena), per il montaggio dei portali in carpenteria pesante e delle scale d’accesso (importo subappalto 10.000 euro). Un atto dovuto, forse, per il fatto che ab origine i lavori in questione erano stati affidati alla ditta Ceta spa di Bergamo, con  contratto stipulato il 16 febbraio 2015, e che la stessa il 6 ottobre dello stesso anno aveva comunicato al Comune il subappalto alle ditte New Cover e Italtecno. Ma come si suol dire, tra dire e il fare c’è di mezzo il mare. Perché l’11 agosto 2015 il sostituto procuratore Giuseppe Miliano aveva disposto il sequestro preventivo del basamento di fondazione dell’ampliamento della gradinata Est dello stadio Francioni per effetto del cambio di previsione urbanistica della zona Prampolini di Latina, in cui ricadevano i lavori programmati, diventata verde pubblico. Soltanto il 7 luglio 2016, dopo l’annullamento del Piano particolareggiato edilizio R3 (piano ritenuto illegittimo insieme ad altri cinque dall’amministrazione commissariale a guida di Giacomo Barbato), il Comune aveva potuto chiedere ed ottenere il dissequestro. Dunque, la ripresa dei lavori e la conseguente autorizzazione dei subappalti programmati dalla ditta appaltatrice di Bergamo. Peccato però che la New Cover, dei fratelli Fabrizio e Fabio Montico, sia finita al centro di una parallela inchiesta della magistratura pontina per falso collaudo della tribuna ospiti dello stesso stadio comunale, poi confluita nella maxi inchiesta Olimpia, che vede indagati i due imprenditori per una serie di reati, in concorso con altri 15 indagati, in danno della pubblica amministrazione. In particolare a loro viene contestato il falso collaudo della tribuna ospiti. Un’accusa che li aveva portati agli arresti domiciliari il 14 novembre scorso. Gli stessi erano stati rimessi in libertà lo scorso 5 dicembre dal Tribunale del Riesame il 5 dicembre, per insussistenza delle esigenze cautelari, stesso giorno in cui l’ingegnere Le Donne ha firmato l’autorizzazione al subappalto degli altri lavori al Francioni (determina pubblicata soltanto oggi all’albo pretorio del Comune di Latina). Quando l’opportunità, o inopportunità…

E’ notizia di oggi che i giudici del Tribunale del Riesame hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Mara Mattioli, nell’ambito dell’inchiesta Olimpia, anche per il parlamentare pontino Pasquale Maietta, tra i principali indiziati della cricca di Latina dedita all’abuso d’ufficio, falso ideologico e turbata libertà degli incanti, oltre ai reati in materia edilizia, sul quale pendeva in particolare l’accusa di concussione. Accuse pesantissime che, in aggiunta con quelle formulate nell’ambito dell’operazione Start lo avevano portato alle dimissioni dalla carica di presidente del Latina Calcio. I suoi difensori, gli avvocati Filippo Dinacci e Leonardo Palombi, che nei giorni scorsi sono comparsi davanti ai magistrati romani, che avevano già scarcerato tutti gli altri indagati, hanno puntato sull’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche. L’annullamento dell’ordinanza cautelare in carcere emessa nei confronti del deputato di Fratelli d’Italia fa estinguere anche la richiesta alla Camera di autorizzazione a procedere. La Procura di Latina, al momento, sembra essere rimasta con un pugno di mosche in mano. Ma si attendono le motivazioni del Riesame per tutte le scarcerazioni disposte nell’ambito di quest’inchiesta che resterà nella storia di Latina.