Le suore potranno restare a Latina sulla base di un nuovo rapporto che il Comune andrà a sottoscrivere con le diverse congregazioni religiose. Un rapporto che abbia al centro un progetto didattico, a carattere esclusivo, che potrà inserirsi all’interno del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole comunali paritarie in quanto da ritenersi insostituibile e confacente rispetto ai fini e agli obiettivi che il Comune di Latina ravvede come fondamentali sia ai fini sociali che per l’espletamento educativo offerto.
E’ con queste premesse che il Consiglio comunale, oggi pomeriggio, ha detto sì alla stipula di apposite convenzioni afferenti al profilo didattico che giustifica la regolamentazione diretta dei rapporti tra Comune e congregazioni religiose.
Sarà ora lo studio legale Brugnoletti e associati di Roma, che la giunta ha incaricato, a redigere le convenzioni che saranno a breve sottoscritte da Comune e congregazioni e che regoleranno un diverso rapporto economico a partire dal prossimo anno scolastico.
Alla soluzione, cristallizzata oggi dal Consiglio comunale richiesto dall’opposizione, si è arrivati attraverso il confronto del tavolo, aperto alle parti interessate e a tutte le forze politiche presenti nell’assise civica di Latina, istituito dal sindaco Damiano Coletta dopo che le suore di San Marco avevano comunicato di non poter accettare nessuna delle tre opzioni in precedenza proposte dall’amministrazione comunale, che prevedevano la trasformazione delle scuole comunali paritarie in paritarie religiose, la messa al bando delle scuole comunali paritarie con possibilità di partecipazione delle religiose o in caso di affidamento mediante bando ad altri soggetti il mantenimento delle religiose attraverso clausole sociali. Proposte irricevibili per le suore; impossibile secondo l’amministrazione di Lbc rinnovare le convenzioni in essere, neanche nelle more di una diversa soluzione, poiché non più in linea con la normativa vigente. Dunque, il rischio di perdere le suore e la conseguente alzata di scudi da parte di mamme, papà, nonni, associazioni, comitati e partiti politici. Poi il dialogo, non sempre facile, il confronto e la soluzione che oggi è rimasta fissata in un atto di Consiglio comunale.
La mozione proposta dai 12 consiglieri comunali di opposizione è stata approvata nella versione emendata nel corso di una commissione capigruppo che ha messo d’accordo tutti. Via la citazione di “Canale Mussolini” del Premio Strega Antonio Pennacchi dal testo, che era stata inserita quale testimonianza del forte legame tra le suore e i latinensi fin dalla fondazione di Littoria, e poi qualche altro ritocco.
Per fare le dichiarazioni di voto ed approvare all’unanimità l’atto, già condiviso anche dalla maggioranza in conferenza capigruppo, potevano bastare pochi minuti per poi brindare allo strappo ricucito, invece si è fatto notte per giungere ad una pace armata senza senso. Una seduta iniziata male, con un “equivoco” sull’atto oggetto del Consiglio, e finito con il sindaco a rammendare, con ago e filo, i lembi di una strana politica.