Latina, l’ipotesi di valutazione ambientale strategica frena il progetto del Mol. Ulteriore rinvio per la conferenza dei servizi

La conferenza dei servizi per l’esame del progetto di riqualificazione, ristrutturazione, cambio di destinazione d’uso e ampliamento del mercato ortofrutticolo di Latina in variante al vigente Piano regolatore generale, aggiornata al prossimo 10 marzo, non avrà luogo. E’ la novità introdotta, oggi pomeriggio, nel corso della commissione Trasparenza, presieduta dalla consigliera di Fratelli d’Italia Matilde Celentano, indetta per un approfondimento sull’iter seguito e per la visione del piano oggetto di conferenza dei servizi. Il punto è stato richiesto dal consigliere Alessandro Calvi e pienamente condiviso dal gruppo di Fratelli d’Italia. Non si terrà il 10 marzo prossimo poiché il responsabile del Suap, l’architetto Stefano Gargano, dopo un confronto con i progettisti, ha ritenuto opportuno procedere con un ulteriore rinvio per la verifica di assoggettabilità alla Vas (Valutazione ambientale strategica). Quindi è stata ulteriormente rinviata a data da destinarsi.

L’intervento di riqualificazione e ristrutturazione del mercato ortofrutticolo di Latina riguarda il portale d’ingresso con la realizzazione di un edificio a ponte per il collegamento dei due corpi già presenti, con l’inserimento di un punto ristoro e uno sportello bancario, e la realizzazione di una galleria, consistente nella copertura dello spazio che separa i due principali edifici in cui sono collocati i magazzini ortofrutticoli. L’ampliamento in variante al Piano regolatore generale insiste su un’area agricola di circa 20mila metri quadrati a ridosso dell’attuale sede operativa della Mol: in progetto la realizzazione di un edificio, per la superficie di 5mila metri quadrati e una volumetria di 41.500 metri cubi, in cui svolgere le attività di confezionamento dei prodotti ortofrutticoli; un’area per la sosta dei mezzi e un’isola ecologica, in prossimità di una zona alberata, esterna all’intervento proposto, sottoposta a vincolo paesaggistico. Prevista la cessione, in favore del Comune di Latina, di tre aree più prossime all’ingresso del mercato per verde e parcheggi. Questa in sintesi l’illustrazione dell’architetto Gargano.

Un elemento, quello della Valutazione ambientale strategica, che nell’istruttoria del Suap non era stato preso in considerazione, e neanche la Regione Lazio nelle preventive richieste di integrazione al progetto oggetto di conferenza dei servizi ne avrebbe fatto cenno, come spiegato da Gargano e della dirigente del servizio Attività produttive Grazia De Simone, anche lei in audizione in commissione. Gargano ha riferito che a sollevare il dubbio sulla necessità della verifica di assoggettabilità sarebbero stati i redattori del progetto di restyling e ampliamento del Mol. Un dubbio che ha convinto il responsabile del Suap a riconsultare la norma, avendo così contezza che l’ampliamento fuori lotto è assoggettabile alla Vas. Quindi, l’ulteriore rinvio della conferenza dei servizi sarebbe stato pienamente condiviso, anzi suggerito, dalla parte privata per evitare eventuali problemi e inciampi nel proseguo dell’iter e della realizzazione del progetto. Da indiscrezioni si è appreso, a margine della seduta della commissione, che in realtà dalla Regione Lazio avrebbero già confermando l’assoggettabilità alla Vas del progetto del Mol. Un dettaglio di non poco conto per i tempi necessari per la valutazione ambientale e quindi per l’autorizzazione conclusiva del progetto.

La consigliera Giovanna Miele, di Forza Italia, ha espresso apprezzamento per la decisione di sospendere momentaneamente la conferenza dei servizi in attesa del chiarimento sulla Vas. Immancabile il riferimento alla variante Q3 e all’inchiesta della Procura. “Meglio un eccesso di zelo che un’altra inchiesta”, ha commentato Miele domandando: “Posso chiedere se oggi presso i vostri uffici sono stati sequestrati atti?”. Risposta affermativa da parte dell’architetto Gargano il quale ha precisato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il sequestro non riguardava il Mol ma il progetto per il centro commerciale in Q3 (leggi qui).

La seduta odierna della commissione Trasparenza, è servita a fare il punto anche sul tipo di variante che necessita il progetto del Mol. “Si tratta di una variante puntuale tipica del Suap, con procedura semplificata – ha spiegato l’architetto Gargano -. Il ricorso alla conferenza dei servizi per la variante viene decisa dall’ufficio nel caso in cui non vi siano aree, o risultino insufficienti, destinate al tipo di attività produttiva prevista dagli strumenti di pianificazione”. Insomma, sarebbe il caso del Mol che, non avendo spazio per ampliare le attività, si spinge su un terreno agricolo la cui destinazione d’uso vuole essere cambiata con variante puntuale. Gargano, nella sua esposizione, ha anche detto che a conclusione della conferenza dei servizi in corso, anzi sospesa, l’ultima parola sul progetto del Mol ce l’ha il Consiglio comunale.

La commissione è proseguita sul discorso delle varianti puntuali o “interventi particolari”, per usare l’espressione della consigliera Nicoletta Zuliani del Partito democratico: i commissari si sono trovati d’accordo sulla necessità prioritaria di una pianificazione più ampia, allargando le prospettive prima di decidere sulla singola istanza. La consigliera Zuliani ha chiesto all’assessora alle Attività produttive Giulia Caprì, presente in aula, se l’istanza del Mol era l’unica della fattispecie o se ce ne fossero delle altre: “Attualmente abbiamo una programmazione del territorio piuttosto datata che non risponde più alle esigenze di oggi – ha sottolineato Zuliani -. Le attività produttive hanno oggi esigenze diverse e vanno in una direzione che evidentemente richiede una rivisitazione degli spazi a loro attribuiti. Questo, però, non può essere fatto ogni volta su un caso singolo. La programmazione del territorio va invece ripensata in modo complessivo”.

Inevitabile il discorso sul Piano del commercio, rimasto monco dal 2013, per il quale è stato conferito incarico per l’aggiornamento e l’adeguamento. Incognita sui tempi di consegna.