Latina, l’opposizione attacca sul Consiglio saltato: “Lbc, un progetto fallito. Il sindaco si dimetta”

Il consiglio comunale di Latina

Le giustificazioni di Latina Bene Comune sulla clamorosa assenza in aula nel giorno del Consiglio comunale, con 12 punti importanti tra cui l’urbanistica e la revisione del contratto di Abc, non devono aver convinto l’opposizione. Il Pd già questa mattina, a pochi minuti dalla constatazione dell’assenza del numero legale, attraverso una nota del capogruppo Enrico Forte e del segretario del Pd di Latina Alessandro Cozzolino, aveva duramente criticato l’accaduto e si era rivolto al sindaco affinché “la smettesse con una linea politica autoreferenziale e non condivisa” per evitare al Comune un ulteriore commissariamento. E gli altri gruppi di minoranza non sono rimasti in silenzio. Nel primo pomeriggio di oggi, dopo la giustificazione di Lbc – “consiglieri assenti per motivi personali”, e la “smentita” di una crisi in atto – la polemica si è riallacciata ai numeri che Coletta invece non avrebbe più.

“Non solo Coletta in questi anni è diventato progressivamente minoranza in una città che aveva illuso e sedotto con promesse mai realizzate, precipitandola invece nell’incuria e nel degrado, ma oggi il sindaco di Latina si ritrova appeso ad un filo anche in Consiglio Comunale dove non ha più i numeri per imporre come fatto finora le sue scelte scellerate e dannose”. Così i consiglieri di opposizione della Lega Massimiliano Carnevale e Matteo Adinolfi, di Forza Italia Alessandro Calvi, Giovanna Miele e Giorgio Ialongo, quelli di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, Matilde Celentano e Andrea Marchiella, oltre all’indipendente Matteo Coluzzi.

“Con l’assenza della maggioranza questa mattina in Consiglio Comunale – ha proseguito l’opposizione -, Lbc ha certificato tutta la sua crisi e ha calpestato in primo luogo gli interessi dei cittadini di Latina, offrendogli una pagina del suo nuovo libro molto più brutta e dannosa di quanto abbia mai fatto la vecchia politica. Ridurre l’assise cittadina ad una mera riunione di Condominio con tutti i quei punti all’ordine del giorno presenti nella convocazione e data l’importanza degli argomenti che avrebbero dovuto essere trattati e discussi rende, bene l’idea di una parte della maggioranza e di un presidente del Consiglio comunale che pensano di poter disporre in maniera autoritaria e autoreferenziale della cosa pubblica. L’urbanistica, il rapporto del Comune con la sua Azienda speciale, sono temi che meritano approfondimento e confronto e non possono essere ridotti ad un semplice appello per alzata di mano da parte di chi non ha nemmeno saputo confrontarsi all’interno del proprio movimento”.
“Latina bene comune – hanno concluso i nove consiglieri – è oramai un progetto fallito e di questo fallimento stanno pagando le conseguenze tutti i cittadini di Latina. Ci auguriamo che Coletta abbia un minimo di lucidità politica e, nell’interesse dei suoi concittadini, presenti le sue dimissioni senza ridurre il Consiglio comunale ad un suk, dove contrattare, di volta in volta, l’appoggio di quei consiglieri di Lbc che oramai hanno aperto gli occhi sulla sua incapacità amministrativa e su quella di alcuni suoi assessori”.