Latina, nuovi ormeggi a Rio Martino: sequestrati i pontili dei pescatori

A dieci mesi di distanza dai sigilli apposti sulle occupazioni abusive lungo il canale di Rio Martino, questa mattina il Nucleo investigativo del gruppo carabinieri forestali di Latina ha dato esecuzione a un nuovo decreto di sequestro emesso dal Gip Laura Matilde Campoli su richiesta del sostituto procuratore Gregorio Capasso. I sigilli sono stati apposti alle strutture, pontili e passerelle in legno e ferro, realizzate su cento metri di sponda del canale oggetto di un intervento di risanamento del porto-canale finanziato dal Ministero dei Beni culturali e del turismo. Indagato per occupazione abusiva di pubblico demanio il presidente dell’associazione Pescatori professionisti di Rio Martino.

Dopo il sequestro del luglio scorso a carico della stessa associazione e dei diportisti sportivi riuniti nel sodalizio Amici del Mare, a cui era seguito a dicembre un blitz interforze per lo sgombero, è stata segnalata ai carabinieri forestali una nuova occupazione abusiva lungo il canale. Da qui i nuovi accertamenti e la verifica della presenza di 11 strutture non autorizzate e quindi, a seguito di informativa, la Procura ha chiesto e ottenuto dal giudice un nuovo provvedimento di sequestro eseguito appunto oggi.

I pescatori professionisti, dopo il sequestro dello scorso anno, erano stati autorizzati dalla Capitaneria di porto al solo transito del canale per consentire esclusivamente le operazioni di carico e scarico di attrezzature finalizzate alla loro attività e scarico del pescato. Con apposita ordinanza, che stabiliva le regole imposte ai pescatori per l’uso del canale interessato dal cantiere, veniva invitata la ditta esecutrice dei lavori ad indicare uno spazio idoneo per agevolare le “manovre”. Ma la stessa ordinanza non prevedeva la possibilità di realizzare alcuna passerella e/o attracchi né in legno né tanto meno in ferro. Alla verifica della segnalazione effettuata dagli Amici del mare ai cui, al contrario dei pescatori professionisti, non era stata data alcuna possibilità di utilizzare la sponda, è scattato il nuovo sequestro.

I sigilli arrivano a pochi giorni di distanza dalla ripresa delle attività di riqualificazione del canale dopo lo sblocco dei fondi da parte del ministro Dario Franceschini. Questa mattina in concomitanza con l’apposizione dei sigilli il cantiere risultava aperto, presenti alcuni operai.