Latina, parte la campagna vaccinale. Disponibili 202mila dosi in provincia

Parte anche a Latina la campagna vaccinale contro l’influenza stagionale. Quest’anno il target per la provincia di Latina è di 188mila persone; l’obbligo vigeva, fino a questa mattina, per gli over 65 e per il personale sanitario: proprio oggi il Tar ha annullato l’ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in merito all’obbligatorietà. I vaccini disponibili sono 202mila.

Le prime 40mila dosi saranno in distribuzione la settimana prossima tra i medici di base e i pediatri. I medici di famiglia che parteciperanno alla vaccinazione, accogliendo i pazienti nel proprio studio, sono il 96% (1% in più dello scorso anno); i pediatri sono l’85%.

Quest’anno vaccinarsi contro l’influenza sarà importantissimo – ha detto il dottor Loreto Bevilacqua, direttore del dipartimento di assistenza primaria della Asl di Latina – E’ una delle poche difese che abbiamo, infatti, insieme alla mascherina, che è la difesa di barriera. Il vaccino antinfluenzale non copre contro il Sars-Cov2, è vero, sarebbe meglio avere il vaccino specifico, ma evita l’abbassamento delle difese immunitarie successive all’influenza che può diventare una situazione pericolosa in caso di Covid. Inoltre aiuterà i medici nella diagnosi differenziale con il Covid“.

Miriam Lichtner

Le armi che abbiamo per limitare la diffusione del coronavirus – ha spiegato la dottoressa Miriam Lichtner, primario di Malattie infettive del Goretti – sono l’uso della mascherina come prevenzione di barriera, il lavaggio delle mani, contenere la paura e spingere verso una prevenzione ragionata. L’emergenza durerà probabilmente almeno fino alla prossima primavera; la maggioranza dei positivi è asintomatica, ma è anche contagiosa (meno rispetto ai sintomatici, ma lo è): contenere questi soggetti è un’altra arma che abbiamo a disposizione. Da fine agosto abbiamo notato che il reparto sta tornando come a marzo, con la differenza che in estate avevamo più ragazzi e stranieri, mentre oggi siamo tornati ad avere principalmente italiani nella fascia 50-60-65, con un bisogno di ossigeno che compensiamo con C-pap e casco”.

Ecco anche il perché dell’appello del direttore generale dell’Asl Giorgio Casati a frequentare il meno possibile le strutture sanitarie, soprattutto dove sono presenti anziani, per evitare vittime e chiusure che metterebbero in crisi il sistema sanitario.

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"La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro" (A. Tabucchi, "Sostiene Pereira", 1994). Ho amato il lavoro di giornalista anche grazie a questo libro. Guardare avanti sempre, con ottimismo e fiducia, credo sia la ricetta giusta. Amo la libertà di pensiero, costruttiva, priva di luoghi comuni. Da una vita sulla carta stampata e sul web, con qualche passaggio in radio, scrivo di cronaca e di politica. Laureata in Scienze della Comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2008.