Latina, per concludere l’accordo Lbc-Pd serve una pianificazione chirurgica

Da sinistra in senso orario: Alessandro Cozzolino, Damiano Coletta, Nicoletta Zuliani ed Enrico Forte

Se accordo ci sarà, sarà basato su un programma di fine mandato pianificato nei minimi dettagli, come per un intervento chirurgico. Parliamo dell’intesa politico-amministrativa tra Latina Bene Comune e il Partito democratico utile a concludere il mandato del sindaco Damiano Coletta con un’azione amministrativa rafforzata e affrontare le prossime elezioni comunali con una proposta più visibile in alternativa al centrodestra.

Dopo una settimana intensa di incontri dem, volti a condividere all’interno del partito il programma di buon governo, e del cambiamento radicale da apportare nel percorso tracciato dall’amministrazione di Lbc, approvato nell’assemblea del 3 settembre scorso (leggi qui), la delegazione Pd, composta dal segretario comunale Alessandro Cozzolino e dai consiglieri Enrico Forte e Nicoletta Zuliani, oggi ha incontrato il sindaco Coletta e il segretario di Latina Bene Comune Francesco Giri.

L’incontro era stato già programmato per il fine settimana scorso, ma per un impegno sopraggiunto del sindaco era stato rinviato. Oggi si è tenuto lo stesso, nonostante l’assenza del capogruppo di maggioranza Dario Bellini che pure avrebbe dovuto partecipare.

La riunione, che si è tenuta in Comune, è durata circa un’ora. Sul tavolo sempre e soltanto il programma, sul quale il Pd e il movimento Lbc discutono da agosto.

“Prosegue il confronto sui temi, la settimana prossima sarà decisiva per concludere il lavoro sul programma di fine mandato e sciogliere le riserve”, fa sapere Cozzolino.

Da quanto si apprende Latina Bene Comune è intenzionata a sviluppare più nel dettaglio i contenuti del documento del Pd per apporre il proprio contributo.

“Stiamo lavorando per un programma di fine mandato condiviso e su questo accelereremo in settimana”, afferma Cozzolino. Parla di accelerazione, il segretario comunale del Pd. Perché in effetti non era previsto tutto questo tempo per concludere l’intesa o restare ai propri posti. La prima assemblea del Pd era stata chiara: o dentro o fuori entro Ferragosto. Ma come si dice “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” e in piena estate la crisi di governo e la formazione del nuovo esecutivo nazionale giallorosso deve aver disorientato non poco prima di favorire, quest’ultimo, il matrimonio del Pd con Coletta già “simpatizzante” del M5S.

Se saranno rose fioriranno. Intanto oggi, ancora una volta, il tema delle poltrone, quelle che servono per un accordo del fare non è stato discusso.

“La prossima settimana sarà definito il tutto”, taglia corto Cozzolino.