Latina, revocato altro contributo regionale. Tam5s spiega la “beffa” ciclabile

Meno 322.226,50 euro. Altra somma in sottrazione per il Comune di Latina. La determinazione della revoca di un contributo regionale di pari importo, per la realizzazione della pista ciclabile per il collegamento tra l’area di parcheggio in Borgo Grappa e Rio Martino, è stata pubblicata sul Burl di oggi.
È il comitato Tam a cinquestelle di Latina a darne notizia, attraverso una nota stampa, che fa un quadro riepilogativo degli atti amministrativi sul progetto.
“Con la determinazione dirigenziale G03830 del 01/04/2015 – si legge in un passaggio del comunicato vi è stata la presa d’atto del progetto esecutivo dei lavori del progetto dal titolo ‘Pista Ciclabile per il Collegamento tra l’area di parcheggio in Borgo Grappa e Rio Martino’ dal costo complessivo di 358.031 euro prevedeva un contributo 322.227,90 euro (90% a carico della da parte della Regione Lazio) stabilendo, nel contempo, modalità e tempi per la realizzazione dell’opera, che tra le altre prevedeva il termine di massimo 120 giorni per l’avvio dei lavori, dato termine risulta scaduto il 13 agosto 2016. Dopo diverse comunicazioni da parte dell’ente vi sono state diverse proroghe concesse per l’avvio delle procedure”.
“Ma ecco la beffa – sottolinea il gruppo – , il Servizio dell’Area ‘Economia del Mare’ della Regione con una nota del 6 dicembre 2018 ha provveduto a comunicare al Comune l’avvio del procedimento di revoca del contributo, nota alla quale il Comune di Latina non ha dato riscontro non provvedendo entro i termini a dare dimostrazione dell’avvenuta attivazione dell’intervento in argomento e del perfezionamento dell’obbligazione verso terzi, con la trasmissione del contratto d’appalto dei lavori, né ha provveduto a richiedere una ulteriore proroga del termine previsto, appurato il verbale della visita conoscitiva di dei funzionari regionali redatto in data 26 settembre 2019 presso il Comune di Latina, con la pubblicazione della determinazione G17249 del 10 dicembre si è chiusa questa vicenda con la perdita da parte del Comune di un finanziamento di 322.227,90 euro e la mancata realizzazione dell’infrastruttura che poteva contribuire a sviluppare un litorale sempre più martoriato dall’erosione della spiaggia e dalla mancanza di una programmazione strategica”.
Tam si chiede quale sarà la visione politica su questa scelta della giunta Coletta, se si deciderà di ricorrere come la legge lo permette dinanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni, oppure di lasciar andare anche questo finanziamento.
“L’unica certezza conclude Tam – è che anche nel caso di ricorso il costo sarebbe a carico dei cittadini ormai esasperati dalla mancata valorizzazione del litorale come le ultime risse verbali durante le commissioni ambiente hanno evidenziato”.