Latina Scalo, Rfi riqualifica la stazione. Interrogativi di Coluzzi sul ruolo del Comune

Matteo Coluzzi

La notizia dell’apertura del cantiere, entro la fine dell’anno, per la riqualificazione della stazione ferroviaria di Latina Scalo soddisfa il consigliere comunale di opposizione Matteo Coluzzi. Ma l’esponente della Lista Forte si interroga sul ruolo del Comune in quest’opera che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche “in attesa che si inizi ad eliminare anche quelle in giro per la città – commenta il giovane consigliere –  come da mozione votata da tutto il Consiglio Comunale e presentata dal sottoscritto”, l’installazione di ascensori moderni, la realizzazione di un nuovo sottopasso e l’innalzamento dei marciapiedi in conformità con lo standard europeo. Finalmente, dice. Il consigliere afferma di aver appreso che a dare la notizia dell’avvio dei lavori da parte di Rfi sia stato il Comune di Latina e che alla vigilia dell’apertura del cantiere l’amministrazione Lbc terrà una conferenza per illustrare il progetto: “Come modus operandi ormai consolidato da parte della Giunta Coletta – attacca Coluzzi – il Consiglio comunale non è stato in nessun modo informato né coinvolto in merito a tale intervento”.

“Finalmente un intervento legato ad uno dei principali poli attrattivi della nostra città – afferma il consigliere di minoranza – con una funzione infrastrutturale imprescindibile per i flussi in entrata ed in uscita. Un’ottima notizia per tutti i pendolari che quotidianamente frequentano la struttura e che subiscono il degrado diffuso all’interno ed all’esterno sia dal punto di vista del decoro che dal punto di vista della funzionalità. Basta pensare alle infiltrazioni d’acqua dal soffitto ed i calcinacci caduti che hanno spinto Trenitalia a chiudere la sala d’aspetto. Carenza di posti a sedere, con il disagio amplificato di chi aspetta un treno. Questo è solo uno dei motivi per cui la stazione ferroviaria di Latina Scalo si conferma un luogo sempre meno ospitatale ed inefficiente”. “Da parte delle Ferrovie dello Stato – continua Coluzzi – sono previsti interventi rifacimento dello stesso fabbricato viaggiatori, potenziamento dell’illuminazione (più che necessario vista la percezione di sicurezza in particolar modo negli orari notturni pari a zero) ed ‘impianti di informazione ai viaggiatori’. E’ doveroso soffermarsi a riflettere in particolar modo su questo ultimo aspetto. Si parla di ‘informazione ai viaggiatori’ senza tener conto che la struttura antistante la stazione, il cosiddetto ‘Infopoint’, è ormai da anni abbandonato a se stesso. Bel biglietto da visita per chi viene da fuori”.

Coluzzi afferma che l’elemento – la struttura che ospita l’Infopoint – stona completamente “con il contesto sia dal punto di vista materico/architettonico sia dal punto di vista dell’ubicazione”, ma che la destinazione d’uso fu una “mossa azzeccata”: “Quante volte abbiamo sentito proclami sul turismo? Quante volte abbiamo sentito parlare di attrattività e programmazione? Spesso e volentieri, senza nessun risultato tangibile. Questo perché negli anni non è innanzitutto mai stata fatta una programmazione seria da questo lato è ancor più triste il modo in cui ciò sta venendo interpretato attualmente. Infatti, in termini di turismo e di ‘potenziamento di informazioni al viaggiatore’, è doveroso ricordare che l’attuale amministrazione ha affermato più volte che l’Infopoint di Latina Scalo ospiterà una sede dell’ufficio anagrafe”.

Effettivamente l’idea di trasferire l’anagrafe di Latina Scalo alla stazione fu anche oggetto di un’interrogazione presentata sull’argomento dal consigliere Calandrini che si dichiarò totalmente contrario al progetto per una serie di ragioni, prima fra tutte l’inadeguatezza della struttura per il servizio anagrafe in termini di sicurezza, poiché troppo “leggera” per l’installazione della necessaria cassaforte e vetri antisfondamento. Da allora Lbc non avrebbe mai ufficializzato alcun ripensamento: “Il turista non potrà ricevere informazioni sulle bellezze del territorio – critica quindi Coluzzi -, lo studente ed il lavoratore pendolare non potranno usufruire di servizi legati alla mobilità ed agli spostamenti; potranno però chiedere chiarimenti su come rinnovare la propria carta di identità? Se è questa l’idea di turismo non aspettiamoci che esso possa tramutarsi in indotto economico”. “Se questa è l’accoglienza al visitatore, è evidente che l’unica accoglienza che interessa questa amministrazione è quella dei Cas e del progetto Sprar”, tuona il consigliere Coluzzi.

L’esponente di opposizione rivolge un plauso alle Ferrovie dello Stato per l’azione intrapresa volta a riqualificare la stazione di Latina Scalo, ma si chiede quale sia il ruolo del Comune: “Oltre al rifacimento della struttura, qual è il ruolo dell’amministrazione nell’interesse del cittadino? Il problema di fondo è che manca la consapevolezza di dover dare risposte a chi ogni giorno percorre chilometri per investire sul proprio futuro e sulla propria professione. Ciò che manca è una pianificazione strategica a partire dalle esigenze della città, valutando l’impatto della viabilità anche dei Comuni limitrofi per poi indicare le strategie più idonee al raggiungimento dell’obiettivo: incentivare i trasporti pubblici, creare nodi di scambio realmente efficienti ed aumentare la sicurezza di chi viaggia. Il servizio per i trasporti pubblici prorogato ed obsoleto, senza che nulla cambierà ancora per qualche tempo. I nodi di scambio ancora inesistenti, nonostante l’impegno preso all’unanimità in sede di Consiglio sulla intermodalità sostenibile. Una reale riqualificazione della Stazione di Latina Scalo non può riguardare solamente la struttura fine a se stessa, bensì tutto ciò che gravita intorno alla sua funzione. Vi è l’intenzione di continuare a millantare la ‘riconnessione Latina-Stazione’, l’’ottimizzazione del Tpl’, l’’implementazione del servizio al turista’, la ‘facilitazione degli strumenti per i pendolari’? Tanti propositi, mentre tutto resta fermo. Ed in questo caso non è colpa solo del passato”.