Il Latina inciampa in casa contro il Giugliano, perdendo 0-1 e interrompendo così la serie positiva di quattro risultati utili consecutivi. Al termine della gara, il tecnico Alessandro Bruno ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi, sottolineando soprattutto gli aspetti mentali che hanno condizionato l’approccio al match.
“I timori della vigilia purtroppo si sono avverati — ha esordito Bruno —. Conosco questo tipo di partite e sapevo che il rischio era di affrontarle con poca attenzione e determinazione. Probabilmente la squadra si è sentita appagata dopo le ultime buone prestazioni. Io in settimana avevo cercato di tenere alta la tensione, ma non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che avevamo preparato.”
Una prima frazione di gioco sottotono, seguita da una reazione nella ripresa:
“Nel primo tempo siamo stati molli, non tanto nella costruzione ma nella voglia e nella determinazione. Nel secondo tempo invece la squadra ha reagito, ha giocato meglio, ma non è bastato. Ho provato a cambiare, a inserire giocatori offensivi, ma manca ancora quella mentalità che serve per fare il salto di qualità. Su questo dobbiamo lavorare tanto.”
Bruno ha poi spiegato le difficoltà incontrate sul piano tattico:
“Avevamo preparato le transizioni e il lavoro sugli esterni, ma il Giugliano si è abbassato molto, quindi non si trattava più di ripartire ma di trovare la giocata giusta davanti. Abbiamo insistito troppo sui cross, mentre avremmo dovuto cercare di più combinazioni rapide e triangolazioni centrali. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto meglio, ma non siamo stati concreti.”
Sulla gestione della gara e sulla possibile delusione dopo una sconfitta arrivata nel momento di crescita del gruppo, il tecnico pontino ha mostrato equilibrio:
“Non temo contraccolpi. Questa è una squadra che si sta costruendo anche mentalmente, ma il percorso di crescita va accelerato. Il Girone C è molto difficile e dobbiamo imparare a restare sempre dentro la partita con la testa. Oggi l’approccio è stato sbagliato e ci è costato caro.”
Bruno ha anche spiegato l’assenza di Marenco:
“Ha avuto un problema muscolare nella rifinitura, non era disponibile. Chi ha giocato al suo posto ha fatto comunque una buona gara, il problema non è stato tattico ma mentale.”
Il tecnico ha poi riconosciuto alcune difficoltà di sviluppo del gioco:
“Sulla destra abbiamo prodotto poco, mentre la catena di sinistra ha spinto di più. Dobbiamo lavorare sull’ampiezza e sulla pulizia delle giocate verso le punte. Il centrocampo oggi ha dato equilibrio ma è mancata un po’ di inventiva.”
Infine, un passaggio sulla prestazione dei singoli e sull’atteggiamento generale:
“Eukuban e Parigi sono stati serviti poco nel primo tempo. Nel secondo abbiamo cercato più combinazioni e qualche uno contro uno, ma dobbiamo crederci di più. Se caliamo di attenzione, come oggi, le sconfitte sono inevitabili. Serve continuità, non possiamo vivere sulle montagne russe.”
Il Latina ora dovrà voltare pagina in fretta, ritrovando quello spirito e quella intensità che avevano caratterizzato le ultime settimane. Il prossimo impegno sarà già un banco di prova importante per misurare la tenuta mentale dei nerazzurri.









