Latina, sul rapporto debiti/crediti tra Comune e Atral spuntano conflitto interno e presunta ipotesi di reato

Avvocatura del Comune di Latina bacchettata dal gruppo di lavoro costituito per relazionare sul rapporto debiti/crediti tra l’Atral, vecchio gestore del servizio di trasporto pubblico locale e di sosta a pagamento, e l’ente municipale.

Il lavoro è stato svolto in forza del mandato conferito con delibera di Consiglio comunale numero 79 del 7 novembre 2018 dal dirigente del servizio Polizia Locale e trasporti, Francesco Passaretti, dal funzionario della Uoc Trasporti Daniela Prandi e dal dirigente del servizio Finanziario Giuseppe Manzi ed è stato consegnato ai consiglieri comunali ed illustrato nel corso di una commissione congiunta Bilancio-Trasporti che si è tenuta oggi pomeriggio.

Nella relazione del gruppo di lavoro un’iniziale reprimenda: “Va preliminarmente specificato – si legge – come nel gruppo di lavoro indicato dal Consiglio comunale era stato inserito anche l’avvocato Francesco paolo Cavalcanti che, come da corrispondenza agli atti, ha sempre ritenuto di non doverne fare parte, in virtù di una presupposta non competenza degli avvocati pubblici in ambito gestionale (la direzione generale aveva risposto che la partecipazione del dipendente in questione doveva essere ‘nell’ambito delle sue competenze, secondo gli indirizzi espressi dal Consiglio comunale’, ndr). Rimettendo a chi di dovere le valutazioni in merito, ci permettiamo sommessamente di rilevare come lo scrivente gruppo di lavoro ha avuto il mero ruolo di ricostruire una vicenda complicatissima di durata pluriennale, senza ovviamente porre in essere alcun atto di gestione per il quale in forma collegiale non avrebbe avuto la competenza: basti pensare che il dottor Manzi è incardinato in tutt’altro servizio rispetto a quello della Mobilità/Trasporti”. Come a dire quindi che l’avvocato Cavalcanti non avrebbe avuto nulla da temere e che nessuno lo avrebbe coinvolto in ambito gestionale. “Di contro la presenza dell’avvocato Cavalcanti – aggiunge il gruppo di lavoro – sarebbe stata certo di prezioso ausilio sia per conoscenze giuridiche e sia in virtù dei numerosi contenziosi in essere, ove il medesimo per altro spesso funge da legale difensore dell’ente”.

La questione: in una decina di pagine, fitte fitte, il gruppo di lavoro ricostruisce la storia dei rapporti regolati tra il Comune di Latina e l’Atral, dal 2005 al 30 giugno 2018, con ben 19 contratti per il Tpl caratterizzanti soprattutto sette anni e sei mesi di proroghe; e la storia del rapporto per il servizio di sosta a pagamento dal 2015 all’attuale gara già assegnata ad altro gestore.

Tra i nodi più spinosi, come per altro già illustrato in altre sedi istituzionali, quello di un decreto ingiuntivo di un milione e mezzo di euro per gli interessi sui ritardi dei pagamenti ad Atral a far data dal 2004. Ma anche altri due di minori importi, di 270mila euro e di 450mila euro in risposta alle contestazioni che il Comune ha fatto all’Atral sulla rendicontazione delle annualità “non rispondenti ai criteri di correttezza rispetto al contratto in essere”. Somme che secondo la ricostruzione del gruppo di lavoro non sono dovute, come già contestato alla società, come abbondantemente relazionato dall’ex responsabile della Uoc Trasporti Vincenzo Borrelli. In un passaggio il gruppo di lavoro auspica la valutazione da parte dell’Avvocatura comunale di verificare se il “comportamento omissivo” – riferito alla documentazione fornita in Tribunale da parte di Atral – “possa configurare reato…”.

“C’è materiale sufficiente per contrastare ogni pretesa creditoria ad Atral – si legge nella conclusione della relazione del gruppo di lavoro -, lo si deve fare, riteniamo, attraverso un lavoro di squadra, con un approccio sinergico tra tutti i servizi interessati. Si sta trattando di denaro pubblico e forse questa circostanza non è di poco rilievo. Lo scrivente gruppo di lavoro ritiene che anche sotto il profilo della strategia difensiva la vicenda tutta debba essere analizzata nella sua interezza, rappresentando alle varie autorità giudiziarie competenti comportamenti, atti e fatti ripetutisi nel corso di tutti gli anni di gestione. Questo forse potrebbe essere anche il supporto nell’esame di ogni singolo contenzioso (e ce ne sono moltissimi con Atral)”.

Aria tesa in commissione congiunta per il tenore della relazione. L’avvocato Cavalcanti dal canto suo ha ribadito la sua posizione estranea all’ambito di gestione, mettendosi a disposizione invece per un ulteriore slancio nella difesa dell’ente grazie al contributo del gruppo di lavoro che ha relazionato con precisione sul rapporto debiti/crediti in base al quale il Comune dovrebbe saldare esclusivamente la somma di 583mila euro rivendicati da Atral per il servizio parcheggi. Una somma corrispondente all’aggio che l’Atral avrebbe dovuto ricevere sugli incassi del servizio versati all’ente e che non sono stati pagati per la mancanza di un visto di regolarità contabile nella determina di assegnazione del servizio da giugno a dicembre 2015.