Latina, ufficializzato il Consiglio comunale dei bambini e delle bambine

Il Consiglio comunale dei bambini e delle bambine di Latina si è insediato ieri pomeriggio. Si tratta di un progetto nato dall’intuizione del professor Francesco Tonucci, ricercatore del Cnr e ideatore della rete internazionale “La città dei bambini e delle bambine”.

Sono diciotto, tra bambini e bambine, i neo-consiglieri. Al progetto, seguito dall’assessora Cristina Leggio aderiscono tre istituti comprensivi del capoluogo: Emma Castelnuovo, Torquato Tasso e Giuseppe Giuliano.

Sono intervenuti, nell’aula consiliare del Comune per la cerimonia d’insediamento, il sindaco Damiano Coletta, l’assessora Leggio, l’assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti, il professor Tonucci, la dottoressa Marta Letizia in rappresentanza della Regione Lazio, la dirigente scolastica Maria Cristina Martin; presenti inoltre diversi componenti della Giunta comunale e del Consiglio comunale, rappresentanti delle scuole, oltre ovviamente alle famiglie dei bambini e delle bambine.

“Sono emozionato – ha detto il sindaco Coletta, che ha consegnato le fasce con i colori della città e lo stemma del Comune ai 18 neo-consiglieri – è un bell’impegno perché so che mi metterete in difficoltà. E ne sono contento. La città ha bisogno dei vostri giudizi, delle vostre critiche, dei vostri occhi senza filtri. La vostra libertà di pensiero è un valore per tutti. Ora sta a noi ascoltarvi, perché, come dice il professor Tonucci, rendere la città a misura di bambino, significa renderla accessibile a tutti”.

“Questa è una giornata importante – ha osservato Leggio – perché da oggi le decisioni saranno prese anche insieme a voi e non solo tra gli adulti. Inauguriamo un percorso che speriamo sia lunghissimo e siamo tutti orgogliosi di avervi qui”.

Terminata la cerimonia, all’ingresso dell’Aula Consiliare è stata infine scoperta una targa che riporta l’articolo 3 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che recita: “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.