Latina, ultimo appuntamento nel giardino contemporaneo con Francesca Tulli e il critico Paolo Balmas

Chiude la mostra di Francesca Tulli nel giardino contemporaneo nel palazzo comunale di Latina. Il finissage è previsto per oggi, 1° ottobre, dalle 17 alle 19, alla presenza dell’artista stessa, del sindaco Damiano Coletta, dell’assessore alla Cultura Silvio Di Francia e del critico d’arte Paolo Balmas. All’evento è prevista anche una degustazione di vini.

Fabio D’Achille

“Portare le sculture di Francesca Tulli nel Giardino del Palazzo Comunale e nel complesso esporre Arte Contemporanea in questo luogo istituzionale ma anche spazio naturale – insieme alla “Dafne” dell’artista Elisabetta Mayo in permanenza al centro del giardino – è un modo per ricordare che dalla nascita della città, il Palazzo Comunale di Littoria fu sede d’arte, quindi della Pinacoteca omonima; tante città italiane omaggiarono la Città Nuova con opere di grande valore – alcune delle quali sparirono purtroppo dopo la guerra”. Lo dichiara Fabio D’Achille, presidente commissione Cultura e consigliere con mandato del sindaco per l’arte contemporanea che ha curato la mostra, che ha fatto da sfondo a circa 50 spettacoli della rassegna estiva.

Elisabetta Mayo nel suo studio con la Dafne che oggi si trova mel giardino del palazzo comunale di Latina
Francesca Tulli

L’artista – Francesca Tulli ha partecipato alla 54° Mostra Biennale di Venezia, nel Padiglione Lazio a Palazzo Venezia Roma dal 23 giugno al 22 settembre 2011.

Obiettivo dell’iniziativa, che coinvolgeva diverse Regioni italiane estendendo la Biennale veneziana all’intera penisola, era una prima esplorazione dell’universo e della creatività, declinato nelle sue diverse forme – pittura, scultura, fotografia, video arte e arti applicate – e territori. Una vetrina dell’arte italiana contemporanea. Qui la Tulli era presente con l’opera monumentale esposta anche nel Giardino Contemporaneo nella Corte Comunale “Sospensione”, alta quasi 3 metri, dove l’artista nella sua sfida costante alle necessita dell’equilibrio, riesce a superare vincoli e ostacoli, quasi senza sforzo apparente.

Il critico – Paolo Balmas, nato a Roma nel 1950 si è laureato in Filosofia nel 1973 con una tesi in Estetica. Attualmente è docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso la Prima Facoltà di Architettura, “Ludovico Quaroni”, dell’Università La Sapienza di Roma.
Come critico d’arte ha organizzato numerose mostre sia collettive che personali, (storiche o d’attualità), presso gallerie private ed enti pubblici ed ha partecipato con segnalazioni, presentazioni, saggi critici e interventi ad un gran numero di manifestazioni espositive nonché a numerosi convegni (spesso di portata internazionale) su tutto il territorio italiano.
È giornalista pubblicista e Membro dell’AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte) dal 1984. Tra i diversi quotidani su cui sono apparsi suoi scritti vanno segnalati per l’importanza della testata e la durata della collaborazione soprattutto “Paese Sera” e “La Repubblica”. Ha collaborato con quasi tutte le più importanti riviste d’arte presenti negli ultimi vent’anni nel panorama italiano e con alcune riviste estere. Anche qui però c’è un’esperienza che va segnalata e cioè la collaborzione con la rivista Segno che iniziata nel 1976 lo vede a partire dal 1983 condirettore e consulente scientifico.