Latina, Zuliani su alberi abbattuti: “Viale Mazzini, situazione gestita male”

Nicoletta Zuliani

Una relazione del 2016 indicava quali e quanti alberi di viale Mazzini e piazza Bruno Buozzi a Latina erano da abbattere e quanti da sottoporre a interventi di manutenzione. Il documento è spuntato oggi in commissione Ambiente, indetta dal presidente Dario Bellini per spiegare che la drastica decisione di abbattere tutte le alberature della zona si è resa necessaria per la tutela della pubblica incolumità.

“La sicurezza dei cittadini è prioritaria – afferma a margine della commissione la capogruppo del Pd Nicoletta Zuliani -, ma è evidente che la questione è stata gestita male”.

La consigliera spiega che la relazione, firmata da due agronomi, depositata quattro anni fa presso l’ufficio Ambiente “dice chiaramente quanti e quali alberi di viale Mazzini e del piazzale Buozzi fossero a rischio tanto che di ogni albero veniva definita una percentuale di rischio”.

“La relazione, lo ripeto, del novembre 2016, diceva chiaramente che alcune di queste piante arboree dovevano essere sottoposte ad una nuova verifica strumentale entro un anno, in modo da verificare il probabile peggioramento delle condizioni statiche”, evidenzia la capogruppo del Partito democratico.

“Sempre la relazione sottolinea che ‘I rilievi che sono stati effettuati e i conseguenti giudizi sulla stabilità delle piante arboree oggetto di verifica hanno necessariamente una validità limitata nel tempo. Tale validità è di sei mesi per le piante che presentavano gravi difetti, siano esse stesse destinate all’abbattimento sia che non lo siano, e di 1 anno nel caso i difetti non siano stati ritenuti talmente gravi da richiedere un’analisi a breve distanza per valutarne l’aggravamento”, cita Zuliani.

“Quindi, a giugno del 2017 bisognava necessariamente rivalutare la stabilità delle piante più a rischio caduta e comunque a novembre 2017 rivalutare anche le ‘meno difettose’.
Perché a fronte del peggioramento delle condizioni climatiche che hanno devastato il nostro territorio in questi ultimi periodi, non si è dato seguito alle prescrizioni degli agronomi nella relazione? Perché si è stati immobili?”, domanda l’esponente di minoranza.

La consigliera attacca anche in merito al tavolo del decoro urbano, che ha visto la partecipazione di associazioni e professionisti, che mai avrebbe preso in considerazione la relazione dei due agronomi. “L’ultimo incontro del Tavolo risale al 2018, anno in cui questo strumento che intendeva essere di partecipazione, è stato sostituito dal Servizio Decoro e Bellezza, che però non ha le caratteristiche di partecipazione che aveva il Tavolo Decoro.
Ma neanche il nuovo settore Bellezza e Decoro sembra abbia minimamente valutato le prescrizioni della relazione su viale Mazzini”, critica la consigliera del Pd.

Oggi l’intervento drastico è stato motivato dalla necessità di tutela della pubblica sicurezza, eppure sottolinea Zuliani sin dal 2016 “doveva essere una priorità valutare la stabilità degli alberi nel centro cittadino prossimi a scuole e luoghi pubblici altamente frequentati, ma non lo è stata”.

“Nel 2018 l’assessore all’Ambiente e gli uffici erano impegnati con Abc, con il cambio di dirigenti, con personale che lasciava l’ufficio e lo depauperava di risorse e competenze che certamente ha fatto dimenticare la questione degli alberi di via Mazzini”, attacca Zuliani.

“Il Piano del Verde, il censimento del patrimonio arboreo monumentale e non, una attenta e costante ricognizione delle condizioni di sicurezza degli alberi presenti nella città, un piano di sostituzione e piantumazione di alberi sono fondamentali per la sicurezza senza dimenticare che la legge 10/2013 in esecuzione del protocollo di Kyoto ci obbliga ad un lavoro da cui oggi risultiamo ben lontani. Sarebbe il caso di riconsiderare quali priorità organizzative ha questo Comune”, conclude il capogruppo del Pd.