Le associazioni sportive contro l’amministrazione: sport di base penalizzato

Le associazioni sportive dilettantistiche si lamentano dell’operato dell’amministrazione comunale che avrebbe penalizzano fortemente lo sport di base. In particolare, le associazioni sportive, che utilizzano gli impianti comunali, contestano il nuovo Regolamento di concessione, approvato, nonostante le tante richieste avanzate, senza tenere – secondo il loro punto di vista – un minimo conto degli appunti presentati in commissione Sport.

Le società hanno denunciato, infatti, la grave situazione venutasi a creare dopo la riunione della commissione Sport del 29 maggio che ha ratificato le variazioni da apportare al Regolamento Comunale per l’uso in concessione delle palestre scolastiche. Il prossimo passo sarà ora l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di tale Regolamento, che – sempre secondo le associazioni – nei fatti renderebbe impossibile di continuare a fare sport nelle palestre di Latina.

Tutte le criticità del precedente regolamento erano state già portate in Commissione Sport negli anni precedenti, ma nessuna di esse era stata considerata, tanto da arrivare ad approvare un nuovo Regolamento oggi che nei fatti appare ancor più penalizzante del precedente.

Tutto questo stride ancor di più se si considera l’attuale momento venutosi a creare dopo la pandemia da Covid-19 che nei fatti ha privato tutte le associazioni di una considerevole fetta di attività stagionale. Ed ancora di più stride fortemente, la tempistica adottata dal Comune di Latina, che ha provveduto ad inviare alle società assegnatarie nella passata stagione modulo di richiesta di assegnazione per la stagione 2020-2021 con scadenza 30 maggio 2020, in assenza di qualsivoglia indicazione circa il loro reale utilizzo.

Le associazioni dilettantistiche, distribuite sul territorio, lavorano prevalentemente con atleti minorenni ed il loro scopo primario è quello di promuovere l’attività sportiva, sotto forma ludica ed educativa, prima che pre-agonistica e agonistica, finanziandosi quasi interamente con le quote che versano gli associati in forma di mensilità.

Con queste quote, vengono onorate le richieste di affiliazione e tesseramento dei partecipanti alle attività proposte dalla Federazione, vengono acquistate le attrezzature sportive e pagato il canone di affitto delle palestre di proprietà comunale. A seguito del diffondersi del virus e seguendo le norme inserite nei Decreti del Presidente del Consiglio, tutto il mondo dello sport è stato costretto a sospendere ogni tipo di attività con ingenti perdite economiche.

Le società richiedono tuttavia all’amministrazione comunale, un reale intervento a favore del mondo dello sport. La mancata realizzazione dei guadagni (nei mesi di marzo, aprile e maggio) ha di fatto azzerato quel surplus sul quale le associazioni contavano (nel mese di settembre) per poter ripartire.

Non ultima, è da considerarsi anche la situazione finanziaria di molti nuclei familiari, provati e fiaccati dal virus che, nel dover tagliare qualcosa, potrebbero essere costretti a tagliare proprio lo sport. Le società suggeriscono che le concessioni delle singole palestre alle Asd dovrebbero considerare anche le dimensioni dell’impianto e la disciplina sportiva per la quale sono richieste, secondo un criterio logico che ne permetta la massima fruizione possibile.

L’accesso in palestra potrebbe tuttavia essere concesso, secondo le società, con un massimo di persone prestabilito, al fine di rendere possibile la disputa di partite di campionati minori. Le società chiedono anche una riduzione dei canoni di affitto, segnale che sarebbe di vicinanza dell’amministrazione al mondo dello sport.

Infine, le società sportive chiedono un incontro con le autorità comunali al fine di arrivare ad una composizione della situazione che permetta alle associazioni sul territorio di poter continuare a svolgere con tranquillità il loro lavoro sociale. In mancanza di una rivalutazione di quanto già approvato, le associazioni sportive del territorio pontino intendono riconsegnare simbolicamente le chiavi di tutte le palestre al sindaco di Latina, contestualmente alla proposta di assumere la presidenza delle stesse, certi in questo modo che si saprà gestire con maggiore competenza e professionalità ogni situazione contingente.