“L’uomo interrotto”, il libro del formiano Marco Franco

Con “L’uomo interrotto. L’altra faccia del digitale”, edito da De Ferrari del formiano Marco Franco, inizia l’epoca del Psicocene. Un libro importante, che suscita nuove riflessioni sull’attualità, sull’evoluzione tecnologica e sulle conseguenze della pandemia da Covid 19.  

Viviamo in un passaggio storico singolare, anomalo, a suo modo unico. Se ci fossimo addormentati nel 1100 e risvegliati dopo 200 anni non avremmo sperimentato uno shock da innovazione simile a quanto sta avvenendo negli ultimi 70 anni. Il mondo è mutato così profondamente che ora siamo a corto degli strumenti cognitivi per decodificarlo e ipotizzare strategie coerenti per il benessere della collettività.La tecnologia ha trasformato il suo artefice in una divinità, un Dio. Tuttavia, esiste un’altra faccia della medaglia ed è quella che mi preme raccontare. Questa storia parla dei risvolti negativi che tutto questo progresso porta con sé.

“L’Uomo – spiega l’autore – si è trovato davanti a una battuta d’arresto. Un black out psichico. Una interruzione. Se con l’Antropocene l’essere umano ha rotto l’equilibrio naturale della Terra, con lo Psicocene la sua spregiudicatezza si è spinta oltre, fino alla creazione di sistemi di dipendenza in grado di mutare la loro nostra psiche e il nostro corpo. Il sistema neoliberista prima e i dispositivi digitali poi, hanno profondamente mutato il modo di pensare e di agire dell’essere umano. Una trasformazione che ha rivelato il negativo dell’Uomo Divino. L’Uomo si è interrotto. La dopamina del digitale affida ai mi piace la santificazione della giornata. Questa infinità di connessioni ci condanna a una finta libertà. Eternamente collegati, si vaga nell’etere della gratificazione. Qual è il prezzo di questa onnipotenza? Quali sono le conseguenze sociologiche, economiche e psichiche? Guardare al lato oscuro della luna e agli aspetti eretici del digitale – conclude – è il modo per essere consapevoli del nostro tempo”.

Marco Franco, nasce a Formia. Inizia la sua carriera lavorando per un importante think tank italiano. Si trasferisce a Milano per lavorare in una multinazionale delle risorse umane, approdando successivamente in una società di consulenza legata al mondo dell’intelligence e della finanza. Ha partecipato come speaker a diversi eventi nazionali e internazionali. 

È stato invitato più volte alla Camera dei Deputati per presentare progetti legati al mondo dell’innovazione digitale. Giornalista pubblicista dal 2017. Ha scritto per Huffington Post e Formiche.net. È comparso in vari articoli e interviste su Forbes, Panorama, La Verità. I suoi interessi spaziano dalla musica, alla comunicazione di massa, con un focus particolare sui fenomeni contemporanei legati all’ingerenza delle tecnologie digitali sul comportamento umano.