Miasmi, comitati stanchi delle promesse: “Pronti ad occupare la Sep”

I comitati che da anni si battono contro i miasmi nella zona di Mazzocchio a Pontinia, che arrivano a creare gravi problemi ai residenti anche dei comuni vicini, iniziano il 2021 con un ultimatum. Non vogliono più aspettare che vengano mantenute le tante promesse e “pretendono” di visitare l’impianto.

Sono i comitati riuniti di Mazzocchio, Pontinia Ambiente e Salute, Boschetto Gricilli e Macallé e Il Fontanile. I cittadini, dopo aver pazientato per mesi chiedono risposte concrete alla gestione giudiziaria dell’impianto di compostaggio di Mazzocchio e ai sindaci dei Comuni di Pontinia, Sonnino, Priverno, Maenza e Roccasecca.

“Ci siamo seduti più volte attorno a un tavolo con i sindaci – spiegano i comitati – abbiamo mandato decine di e-mail all’azienda e alle istituzioni. Siamo sempre stati tranquillizzati a parole, ci hanno spiegato che certe cose richiedono tempo, ma che tutti sarebbero stati dalla nostra parte. Sono passate settimane, mesi, addirittura è finito un anno e ne è cominciato un altro. Ora basta. Non siamo degli ingenui ed essere presi in giro è una cosa che ci dà enormemente fastidio”.

Per i cittadini la rotta è già tracciata e se non verranno rispettate le loro richieste sono pronti “a scendere in piazza, occupare il piazzale antistante l’impianto di compostaggio Sep e non permettere l’accesso ai mezzi pieni di rifiuti”. “Non pretendiamo tanto, solo che si rispetti la parola data. Vogliamo visitare l’impianto di compostaggio, renderci conto, attraverso dei tecnici da noi nominati, dei lavori che sono stati compiuti e dell’attuale funzionamento dell’azienda”.

La stretta però arriva anche sui sindaci: “I sindaci dei comuni limitrofi alla Sep ci hanno più volte ribadito di voler addivenire a una gestione pubblica dell’impianto. Bene, sappiamo che il percorso è lungo ma pretendiamo, già nelle prossime settimane, che si sottoscriva quantomeno un protocollo che metta nero su bianco i tempi e i modi per addivenire a questa gestione pubblica che prevedrà anche l’interessamento di noi cittadini. Se queste semplici promesse non saranno mantenute, rendendoci conto del fallimento della mediazione, saremo costretti alla protesta, già a partire dal prossimo mese di febbraio”