Minacce e svastiche al liceo Dante Alighieri, a scriverle 2 studentesse

Sono state due ragazzine del primo anno del liceo classico Dante Alighieri di Latina ad imbrattare i muri del loro istituto. Lo hanno fatto la notte di Halloween, anche se con la festa dei morti l’atto vandalico non ha nulla a che fare.

La mattina dopo, quando la polizia e la Digos sono entrati nella scuola, chiamati dalla dirigente Eleonora Lofrese, molti studenti sapevano già dell’accaduto e conoscevano anche l’identità delle responsabili. Non c’è stato bisogno però di ulteriori indagini. Una delle due, che aveva candidamente raccontato al padre quello che aveva fatta era stata rimproverata e messa davanti alle sue responsabilità. Il genitore l’ha convinta infatti ad autodenunciarsi. E così è stato.

Le due studentesse saranno probabilmente sospese per alcuni giorni.

Una storia a lieto fine – ha commentato Nicoletta Zuliani su Facebook – quella delle scritte naziste e di minacce del Liceo Classico. A lieto fine educativo”.

“E’ confortante – ha detto – sapere che ci siano padri che insegnano il farsi carico delle conseguenze di una scelta, di un atto. C’è però un passaggio fondamentale che viene taciuto nel chi rompe, chi sbaglia, paga: chi sbaglia deve prima prendere coscienza di ciò che ha fatto e poi responsabilmente pagare il debito con chi è stato danneggiato da quell’azione. Dico GRAZIE a quel papà che ha fatto proprio questo, che non ha solo rimproverato, ma ha fatto fare un’esperienza di vita.

Sembra quasi eroico il gesto di chi, riconoscendo di aver sbagliato, va dalle autorità ad autodenunciarsi, chiede scusa al destinatario del torto e fa ammenda. Questa è la strada maestra per imparare cose che restano per sempre nella vita di una persona e che costruiscono la vera cittadinanza, il legame leale e solidale tra i membri di una comunità.
Vorrei stringergli la mano e ringraziarlo personalmente di cuore”.

“Sulla questione dei contenuti delle scritte – ha concluso – che circolino quasi come una moda idee di violenza e di richiamo a disvalori come quelli dell’odio e del nazismo è un fatto reale sul quale però dobbiamo fare una riflessione importante”.