Omicidio stradale a Terracina, arrestato il conducente dell’auto pirata: è un 23enne di Sezze, risultato ubriaco

Bernardino Ponzo, dirigente del Commissariato di Terracina

E’ stato rintracciato ed arrestato il conducente dell’auto che ieri ha travolto e ucciso sulla Pontina, alle porte di Terracina, un indiano di 40 anni che percorreva la strada regionale in bicicletta. Nei guai un 23enne di Sezze, Daniele I., accusato di omicidio stradale. Il giovane, dopo aver tamponato la due ruote non si era fermato a soccorrere lo straniero, allontanandosi con l’auto incidentata. Una fuga finita a cinque chilometri di distanza dal luogo del sinistro. L’auto, infatti, corrispondente alla descrizione di alcuni testimoni, lo aveva lasciato a piedi a causa di una gomma forata. Quando è arrivata la Polizia, con il 23enne c’erano anche altri coetanei in stato di choc. Lui è risultato positivo all’alcol test. Immediato l’arresto. Su disposizione del magistrato di turno, il giovane è stato posto ai domiciliari in attesa del rito di convalida.

Le indagini sono state condotte dagli investigatori del Commissariato di Terracina e i rilievi svolti dal personale del locale distaccamento della Polizia Stradale. In base alla ricostruzione del sinistro la vittima, munita di giubbino catarifrangente, su una bici fornita di dispositivi catarifrangenti, stava percorrendo la strada sul margine destro della careggiata quando ha subito, in pieno giorno, il terribile urto. L’uomo è deceduto sul colpo. Non si esclude che il 23enne, che guidava in stato di ebbrezza alcolica come accertato successivamente, fosse al volante mentre era impegnato in una conversazione telefonica. Gli uomini del vice questore aggiunto Bernardino Ponzo, dirigente del Commissariato di Terracina, che ha seguito le attività investigative messe in campo a seguito della tragedia, hanno sequestrato, oltre all’auto e alla bicicletta, anche lo smart-phone del 23enne per accertare se effettivamente al momento dell’impatto il giovane potesse essere impegnato anche in una conversazione telefonica.

Il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, la dottoressa Simona Gentile, ha disposto accertamenti medico-legali sul corpo dell’immigrato.