Operazione Just Married tra Latina e Sabaudia, arrestata donna in partenza per Casablanca

Oggi pomeriggio la Squadra Mobile di Latina ha dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti della cittadina marocchina Khadouj Ennaoui, 65enne, la quale, lo scorso 27 aprile 2016, quando erano state eseguite altre 11 ordinanze di custodia cautelare (operazione Just Married) contro il favoreggiamento dell’ingresso e della permanenza sul territorio italiano di cittadini extracomunitari, era mancata all’appello in quanto aveva fatto rientro nel suo Paese.Il costante monitoraggio dell’indagata, anche attraverso la collaborazione della Polizia di frontiera, in particolare quella dell’aeroporto di Fiumicino, ha consentito di scoprire che la donna proprio oggi si sarebbe imbarcata sul volo Casablanca/Fiumicino, dove ad attenderla era presente personale della Polizia di Stato di Latina e della Polaria dell’aeroporto Leonardo da Vinci, che al suo arrivo ha dato quindi esecuzione alla misura restrittiva.

L’indagine, in cui si era inserito un ulteriore triste episodio di sfruttamento sfociato addirittura nella violenza sessuale subita da una delle tante ragazze fatte arrivare illegalmente da questa “organizzazione”, prese le mosse dalla coraggiosa denuncia della giovane vittima della violenza, la quale, con le sue dichiarazioni, aveva consentito di aprire una breccia e focalizzare l’attenzione su un gruppo ben ramificato composto da soggetti di origini marocchine che riusciva a fare giungere in Italia dietro compensi anche di 6000 euro cittadini stranieri con i quali contrarre matrimoni di comodo.

Durante l’approfondimento investigativo della vicenda della violenza sessuale avvenuta a Sabaudia, preceduta dal sequestro di persona della denunciante, che era segregata dai suoi aguzzini, i quali ne avevano anche agevolato l’ingresso in Italia, la Squadra Mobile ha avuto modo di approfondire la convergente attività di un secondo gruppo composto per lo più da egiziani che, pur in contatto con la figlia di Ennaoui, operava in modo del tutto simile a costei vantando, però, diretti contatti con famigliari in Egitto, mediante i quali veicolavano l’arrivo in Italia dietro corrispettivo di cittadini stranieri.

Quest’ultimi inoltre, in Italia grazie alla collusione di cittadini italiani, riuscivano a falsificare la documentazione necessaria (in particolare Cud e buste paga di comodo) in modo di ottenere i rinnovi e rilasci di permessi di soggiorno, nonché ad agevolare le pratiche di ingresso e permanenza sul territorio dei cittadini extracomunitari irregolarmente giunti, grazie ad una rete di ‘fiancheggiatori’ italiani disponibili, dietro il pagamento di lauti compensi, a contrarre finti matrimoni.

L’indagine, iniziata con la denuncia della ragazza vittima di violenza sessuale, ha consentito agli inquirenti di smascherare le due bande. Il personale della Squadra Mobile, d’intesa con la Procura della Repubblica ha attivato particolari investigazioni anche con ausilio di supporti tecnici al fine di corroborare di utili particolari probatori gli elementi raccolti in denuncia.

Le indagini esperite di seguito, quindi hanno consentito di verificare l’esistenza a Latina e in provincia di due bande criminali che in rapporti tra loro erano in grado di agevolare dietro lauti e cospicui pagamenti l’arrivo illegale in Italia e successivamente la regolarizzazione dei soggetti extra comunitari grazie alla disponibilità di insospettabili italiani pronti, a seguito del pagamento di ulteriori compensi, a falsificare documentazione utile per i permessi di soggiorno e contrarre falsi matrimoni necessari alle regolarizzazioni. Da qui la richiesta e l’ottenimento di misure restrittive a carico della principale indagata e di altri 11 soggetti, tra cui figurava proprio Khadouj Ennaoui, oggi rintracciata ed arrestata.

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Le foto dell’operazione