Ospedale Goretti: la sala ibrida in prima linea contro il tumore polmonare

“Il tumore polmonare è tra le cinque neoplasie più frequenti in Italia e rappresenta la prima causa di morte oncologica nella popolazione generale. La diagnosi precoce è essenziale per migliorare la sopravvivenza. L’innovazione tecnologica degli ultimi anni ha permesso l’identificazione di tumori polmonari di dimensioni ridotte e la possibilità di diagnosticarli in fase precoce rendendo più efficaci i trattamenti chirurgici o combinati (chemioterapia/radioterapia)”. A spiegarlo è la Asl di Latina.

La sala ibrida, di cui l’ospedale Goretti è dotato, permette un intervento rapido. Si tratta di una ampia sala chirurgica, implementata con un macchinario radiologico che permette di studiare e curare contemporaneamente il paziente con tecniche radiologiche, angiografiche e TAC con lo stesso dispositivo, ma non solo: consente a diverse équipes chirurgiche di operare contemporaneamente o in rapida successione su pazienti complessi quali i politraumatizzati (in genere vittime di incidenti, ndr). ll risultato è quello di una più rapida gestione terapeutica con conseguente immediata stabilizzazione del paziente. Proprio oggi un esempio importante sull’uso della sala.

“Nell’ospedale Goretti di Latina è stata eseguita una broncoscopia nella sala ibrida con l’innovativo sistema di guida denominato “CT Cone Beam (CBCT)” che ha permesso la biopsia polmonare durante la visione radiologica tridimensionale attraverso la sovrapposizione dell’immagine TAC e fluoroscopica live sui tre piani (assiale, coronale e sagittale). La metodica – spiega l’azienda sanitaria – ha permesso di identificare l’area di interesse con l’ausilio di software dedicati in modo da centrare in sicurezza il target ed ottenere materiale istologico adeguato per la corretta identificazione del tumore polmonare. La tipizzazione accurata della neoplasia, cioè la definizione precisa del tipo di tumore, permette di avviare il paziente ad una terapia personalizzata (medicina di precisione).
Questa procedura è stata resa possibile grazie alla collaborazione multidisciplinare tra le unità operative dell’ospedale Goretti, la pneumologia (dott.ssa Antonella Sarni), la radiologia interventistica (dott. Cesare Ambrogi) e l’anestesia e rianimazione (dott. Carmine Cosentino). Il miglioramento della diagnostica pneumologica – prosegue la Asl – è tra gli obiettivi del percorso diagnostico-terapeutico del tumore polmonare aziendale (PDTA)
la cui piena attuazione permette di effettuare diagnosi precoci e di ridurre i tempi che intercorrono tra il sospetto clinico, la diagnosi e l’inizio delle terapie”.