Parcheggio Oxer, Comune di Latina pronto a “sanare” il caso particelle con un nuovo permesso a costruire

L'assessore all'urbanistica Francesco Castaldo e la presidente della commissione Trasparenza Matilde Celentano

Oxer, alla fine le particelle “aggiuntive” sono state cancellate dal progetto e il Comune dovrà rilasciare un nuovo permesso a costruire per sanare il vizio del precedente. L’incongruenza, tra le particelle indicate nella convenzione e quelle del progetto autorizzato, denunciata dalla consigliera dem Nicoletta Zuliani c’era. E CasaPound ci aveva visto giusto nel segnalare l’inusuale ritardo nella consegna dell’area comunale al privato.

Siamo a Latina e l’argomento, oggi oggetto della commissione Trasparenza presieduta da Matilde Celentano di Fratelli d’Italia, riguarda la strana storia della sanatoria, rilasciata dal Comune in favore della società Torre La Felce per le sale cinematografiche dell’Oxer realizzate al posto dei garage del palazzo di vetro di viale Nervi, condizionata alla realizzazione di parcheggi. Una storia che arriva dal passato e che è stata portata a termine nel bel mezzo dell’amministrazione Coletta. Il dirigente dell’Urbanistica Paolo Ferraro, sulla base della convenzione tra il Comune e il privato risalente al 2011, ha rilasciato a maggio 2018 il permesso a costruire un parcheggio interrato in un terreno di proprietà dell’ente destinato a verde pubblico. Una conclusione che il proponente probabilmente attendava da anni e che è andata in porto l’estate scorsa per effetto di diffide, nonostante non sia mai stato chiarito quale fosse il vantaggio del Comune e quindi della collettività nel “premiare” un abuso edilizio con una concessione di suolo pubblico per la realizzazione e gestione trentennale di 176 posti d’auto… a pagamento.

Oggi l’assessore all’Urbanistica Francesco Castaldo, chiamato a riferire in commissione Trasparenza sul giallo delle particelle, ha voluto sottolineare che l’iniziativa di Ferraro, ovvero il rilascio a maggio scorso del permesso a costruire a perfezionamento della sanatoria già accordata nel lontano 2011, va letta come un adempimento dell’ente, a quanto pattuito nella convenzione, al fine di non incorrere in azioni risarcitorie del privato. Insomma, nessun commento rispetto alla scelta del passato…

E veniamo al giallo delle particelle. L’assessore ha ammesso l’errore: il progetto autorizzato non era conforme alla convenzione; la discrepanza è stata notata nella fase di assegnazione del terreno al privato che è stata quindi stoppata.  Apriti cielo.

La consigliera Zuliani, che aveva richiesto il punto all’ordine del giorno della seduta dell’organismo consiliare a seguito delle informazioni acquisite dagli uffici e anche della polemica sollevata da CasaPound, ha subito ricordato a Castaldo che, in occasione della risposta alla sua interrogazione sul caso Oxer, aveva detto che era tutto ok. “E invece non è niente a posto”, ha sottolineato l’esponete del Partito democratico. Al che l’assessore ha replicato affermando che aveva detto che era tutto a posto riferendosi però all’iter, che aveva portato al rilascio del permesso a costruire, e non ai dettagli del progetto che neanche conosceva. Castaldo ha quindi spiegato ai commissari che dopo l’evidenza dell’errore è stato chiesto al privato di rettificare il progetto, eliminando le due particelle non inserite nella convenzione: “Il progetto è stato corretto – ha aggiunto – e quindi sarà rilasciato un nuovo permesso a costruire, annullando il precedente”.

“Io sono sconcertato: in tutta questa storia c’è un filo conduttore dell’illegalità che ha consentito l’apertura e l’esercizio di un cinema multisala abusivo la cui sanatoria passa per la concessione di un’area comunale – ha detto in chiusura il consigliere Salvatore Antoci ex Lbc -; qualcuno mi spieghi come è possibile che questa area comunale destinata a verde pubblico sia stata utilizzata, e continua ad esserlo, abusivamente come parcheggio. Proprio non mi capacito. Siamo sicuri che quella convenzione del 2011 risponda all’interesse della comunità?”