Pd, elezioni regionali: D’Amato il nodo da sciogliere

L'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato

Enrico Letta prova ad accelerare i tempi del congresso e intanto fa i conti con le elezioni regionali di inizio 2023 nel Lazio. La segreteria del partito ha dato il via ufficiale al percorso che porterà alle primarie per la scelta del nuovo segretario: la data già fissata è quella del 12 marzo ma, in un intervento su La Repubblica, Letta non ha escluso che possa essere anticipata.
Nella giornata in cui è iniziato il percorso costituente per il nuovo Pd, a tenere banco sono state però le regionali. E’ ormai sulla via del tramonto l’obiettivo dei dem di andare al voto con alleanze larghe, dal M5s al Terzo polo

Nel Lazio, il Terzo polo punta sull’assessore regionale Alessio D’Amato, del Pd.
Un’indicazione che fra i dem non è stata letta come un’apertura, ma come una mossa d’anticipo per mettere il cappello sul nome e creare difficoltà ai democratici. Resta poi da capire cosa faranno i Cinque Stelle. Il Pd aspettava una risposta in giornata sull’intenzione di cercare un nome insieme. Ma non sono arrivati segnali:

“Ora è prematuro parlare di alleanze – commentava un esponente di peso del Movimento – Se ci saranno interlocuzioni poi vedremo”. Nel Lazio, il percorso che porterà il Nazareno alla scelta dei candidati non è stato ancora definito: resta la via maestra delle primarie, che potrebbe mettere un freno alle divisioni interne a aprire la strada alla partecipazione dei candidati del Terzo Polo. Circolano i nomi di Daniele Leodori e Enrico Gasbarra, l’ex ministro Massimo Bray e il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo. Ma c’è anche l’opzione “candidato civico”. Oltre a quella di D’Amato che, comunque, nel Pd piace. Per giovedì, l’assessore regionale ha promosso un evento al teatro Brancaccio di Roma. Non è escluso che sia l’occasione per ufficializzare la corsa, anche con le primarie. Fra gli ospiti, sono attesi Calenda e diversi esponenti Pd, come Lia Quartapelle, Luigi Zanda, Matteo Orfini, Gianni Cuperlo, Claudio Mancini. Il giorno precedente, la questione laziale potrebbe essere di nuovo affrontata in una riunione al Nazareno con Letta, col responsabile Enti locali del Pd Francesco Boccia, con Nicola Zingaretti e col segretario regionale Bruno Astorre. Procede intanto il percorso del congresso, aperto con una lettera appello firmata da Letta al termine della segreteria: “Sarà possibile aderire al percorso costituente senza nessun obbligo di iscriversi al Pd fino al momento del voto (quello sì riservato agli iscritti) sulle piattaforme politico-programmatiche e sulle candidature alla Segreteria nazionale”. Nel suo intervento su Repubblica, Letta aveva auspicato che si possano contrarre i tempi per arrivare alle primarie.