Era circa la metà di novembre dello scorso anno quando Moscardelli e Sarubbo comunicavano la nascita della scuola di formazione politica del Pd per i giovani, gli amministratori e i quadri del partito della provincia di Latina.
Bellissima iniziativa, soprattutto quando si imparano cose che non sono note.
Evidentemente, i dirigenti del partito provinciale, Moscardelli in primis, hanno ritenuto opportuno istituire la scuola per dare a tutti una maggiori strumenti, sotto il profilo politico, e un modo nuovo di comunicare le cose che fanno.
Anche il panel dei relatori, di tutto rispetto, avrebbe dovuto contribuire a mettere a fuoco le innumerevoli azioni politiche che, purtroppo, non hanno trovato riscontro nella tornata elettorale delle elezioni al Parlamento Europeo del 26 maggio 2019 primo vero banco di prova.
L’on. Roberto Gualtieri presidente della Commissione bilancio del Parlamento Europeo, l’On. Pierluigi Castagnetti, la Sen. Roberta Pinotti, il Sen. Enrico Morando e l’On. Silvia Costa relatori della scuola di formazione, non hanno fatto germogliato in tutti il seme del buon senso.
Anzi la formazione ha contribuito ad offuscare ulteriormente la confusione che alberga nei dirigenti dei Dem, tanto da collezionare gaffe politiche una dietro l’altra nelle ultime settimane.
Mi riferisco in particolar modo alla vicenda di Enrico Forte che, in barba ad ogni rispetto della gerarchia politica, si è intestato un avvicinamento con il sindaco di Latina Coletta.
L’obiettivo non era certo quello di governare e meglio la città già ridotta ad un pallido ricordo di se stessa.
Ma conquistarsi un posto d’onore in un partito dove, evidentemente, mancano autorevolezza e leadership riconosciute ed accreditate dal basso.
Quando un partito manca di regole chiare, di riferimenti certi si trasforma in una giungla dove ciascuno si arroga il diritto di fare, dichiarare e muoversi, senza una linea precisa e coerente.
Dalla sua Moscardelli sembra aver rimosso il problema come se non esistesse.
Sarebbe il caso che si fermasse per comprendere dove il Pd a Latina e in provincia intende andare.
Sarebbe opportuno che prendesse atto che più di qualche Comune, roccaforte del Pd, è caduto sotto a scure di ex sodali che si sono distaccati dai dem.
In questo caos Coletta avanza, trova sponda nella debolezza del Pd, e si prepara la strada a suon di nuove acquisizioni a sinistra ovviamente dove l’emorragia è in corso.
Moscardelli batta un colpo.