Politici e clan, Calandrini e Procaccini: “Dichiarazioni pentiti non vanno usate per fare politica”

Fratelli d'Italia

Le reazioni all’iniziativa del Partito democratico nazionale dopo le rivelazioni del pentito Agostino Riccardo, nel processo Alba Pontina, continuano da più parti. l’ultima è quella dei due esponenti di Fratelli d’Italia, il senatore Nicola Calandrini e l’europarlamentare Nicola Procaccini.

“Le dichiarazioni di pentiti – hanno detto senza troppi giri di parole con una nota congiunta – non possono essere strumentalmente utilizzate per fare politica, ma lasciate al piano giudiziario in cui esistono gli accertamenti, le indagini, i processi e le condanne.

Nessun iscritto di Fratelli d’Italia – hanno ricordato – risulta indagato, imputato o condannato per le vicende che il Partito democratico sta utilizzando per fare politica: quegli stessi esponenti del Pd che, a loro volta, non sono esenti da gravi vicende giudiziarie ancora in pieno corso e che mai abbiamo neppure lontanamente pensato di utilizzare per finalità politiche.

Siamo una comunità politica – hanno concluso – che lavora ogni giorno con pazienza e onestà, in ogni città della nostra Provincia, senza considerare mai gli esponenti avversari come dei nemici da insultare o da diffamare. Non cambieremo il nostro modo di essere e di fare. Indipendentemente dalle scelte del Partito democratico”.