Pollificio di Borgo Bainsizza, entra nel vivo il processo per reati ambientali

Una veduta dell'ex pollificio di Borgo Santa Maria

E’ entrato nel vivo oggi il processo per reati ambientali all’ombra del pollificio di Borgo Bainsizza, alle porte di Latina. Tre gli imputati nel procedimento in corso davanti al giudice Beatrice Bernabei. Parti civili i componenti del comitato “Amici del Borgo”, rappresentati dall’avvocato Marcello Montalto, e il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Francesco Di Leginio.

Il pollificio di strada del Bufalotto fu sequestrato nel 2014 a seguito degli accertamenti svolti da Polizia Locale, Polizia Provinciale, Forestale, Asl dopo una serie di esposti. Rilevata la presenza di amianto, liquami, odori molesti, animali morti interrati e non.

A processo Lamberto Liverani, Gianni Marani e Irene Van Engelenhover, i primi due nella qualità di amministratori della società Tre Emme, esercente l’allevamento avicolo, e la terza legale rappresentante della società Ovi, proprietaria del complesso immobiliare in cui veniva gestito l’allevamento nonché relativo ramo d’azienda.

Sono accusati in concorso di inosservanza dell’ordinanza sindacale emessa il 16 ottobre 2013 di chiusura e cessazione dell’attività definitiva, non svuotando l’allevamento e non interrompendo il ciclo produttivo.

Sempre in concorso rispondono del reato di emissioni in atmosfera di odori nauseabondi, molestanti i cittadini dell’intera area urbana di Borgo Bainsizza, in particolare di quelli dell’area circostante l’allevamento.

E ancora in concorso la contestazione di aver scaricato le acque reflue provenienti dall’allevamento sul suolo e nel canale prospiciente in assenza di autorizzazione e di aver depositato rifiuti su terreno non impermeabilizzato, depositando anche su nudo terreno in modo incontrollato rifiuti pericolosi e non pericolosi, tra cui materiali ferrosi, inerti, materiale incombusto, plastiche, eternit e cumuli di letame.

Contestata loro inoltre la circostanza di aver dato vita ad un allevamento di gran lunga superiore ai 40.000 capi autorizzati.

A carico di Liverani l’inadeguata sicurezza sul posto di lavoro per un proprio dipendente straniero.

All’udienza di oggi sono stati ascoltati i testimoni della pubblica accusa, ovvero coloro che parteciparono alle indagini a carico degli imputati e uno dei componenti del comitato “Gli amici del Borgo” in qualità di parte civile.

Prossima udienza è fissata al 24 giugno quando saranno ascoltati i testi della difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Fusco e Luigi Imperia.

Dell’ex pollificio se ne è parlato recentemente anche nel corso di una seduta della commissione Ambiente del Comune di Latina.