Ponte sul Sisto, Pernarella: no a sprechi di denaro per la struttura ciclopedonale, si ricorra al Genio Militare

Gaia Pernarella

La ricostruzione del Ponte sul Sisto è molto più che urgente. E per questo non si capisce perché si sia deciso di realizzare in primis, in attesa della ricostruzione, un ponticello pedonale e ciclabile con dispendio di tempo e soldi che non risolve il problema di collegamento viario per i cittadini di San Felice Circeo e Terracina. E’ quanto afferma il consigliere regionale del M5s Gaia Pernarella.

“Conosciamo molto bene – afferma la consigliera – tutte le difficoltà che da mesi sono nate a seguito della chiusura del ponte, in primis dal punto di vista degli mobilità, e abbiamo seguito attentamente questa vicenda fino agli ultimi sviluppi in Consiglio Provinciale e Regionale: consci delle ristrettezze economiche cui si trovano sottoposte le Province e particolarmente quella di Latina, dato di fatto peraltro più volte ribadito anche dalla presidente Eleonora Della Penna che a giugno convocò un incontro a Latina con tutti i rappresentati istituzionali della provincia e nell’ultimo Consiglio Provinciale ha ribadito il problema, ci chiediamo – sottolinea la Pernarella -, perché allo stato attuale piuttosto che partire con la fase di progettazione, che da notizie di stampa apprendiamo avere un costo intorno ai centomila euro, si dichiari ripetutamente di volere realizzare un ponte ciclopedonale che non andrà a risolvere la situazione e che avrebbe un costo stimato pressoché identico. Inoltre – aggiunge la Pernarella –, se non sia il caso di risparmiare e passare immediatamente alla progettazione in modo da ridurre sia i tempi di realizzazione, per cui la Regione si è già impegnata, sia i costi. In questo momento – prosegue la consigliera del Movimento 5 Stelle -, pensare a un ponte ciclopedonale ci sembra un azzardo che rischia di lasciare le cose, come abbiamo già verificato per altre situazioni, in una perenne fase di emergenza. Viceversa, e come extrema ratio, al fiume Sisto riteniamo sarebbe il caso di coinvolgere il Genio Militare, come peraltro sappiamo essere già avvenuto, per la posa di un ponte che nelle stesse condizioni, ma a Frosinone sul viadotto Biondi, da dicembre scorso, e con tempi di realizzazione di quaranta giorno, ha risolto efficacemente un’analoga emergenza”.