Ppi Priverno, ricorso al Tar del comitato “Gricilli e macallè”

Il Comitato di quartiere di Boschetto, “Gricilli e macallè”, si affianca al Comitato civico di Cori, difeso dall’avvocato Pasquale Lattari , nella presentazione di un ricorso al Tar contro la chiusura del Ppi di Priverno e la sua rimodulazione in Pap (Punto di assistenza primaria).

“La situazione sanitaria di Priverno – dicono dal comitato di Priverno – è doppiamente grave per ben 2 motivi. Con l’attuazione del Decreto 303 del 13 agosto 2019 della Regione Lazio il Ppi di Priverno, come gli altri 6 in provincia di Latina, alla data del 31 dicembre 2019 verranno chiusi e trasformati in Pap (Punti di assistenza primaria) che confluiranno nelle Case della Salute.

Il Comitato ha fatto ricorso al Tar perché in questa rimodulazione il servizio verrà depotenziato in quanto i ppi diventeranno servizi di medicina territoriale venendo ridotta la spesa farmaceutica. Ricordiamo l’episodio della paziente deceduta presso il Pap di Alatri per mancanza del farmaco specifico per la puntura di calabrone.

Inoltre, come tutti sappiamo a Priverno esiste solo il cartello della Casa della Salute, inaugurata a soli 10 giorni dalle elezioni Europee,e non sappiamo effettivamente quando diventerà funzionante per assorbire il Pap. Insomma regna una grande confusione, nessuna certezza e gravi rischi e pericoli per la nostra salute”.

“Il Ppi di Priverno – dicono sempre dal comitato – avendo più di 7000 accessi annui non deve essere chiuso o soppresso. È il cane che si morde la coda e chi ci viene a rimettere in tutta questa confusione sono i cittadini. Sappiamo che il Ppi oltre ad avere una utilità rapida sul Territorio per l’assistenza immediata del Paziente, evita il sovraffolamento del pronto soccorso di Latina, dove si corre il rischio di aspettare 12 ore per una lastra (come effettivamente avvenuto dopo un incidente), o di stare 2 giorni su una barella prima di essere ricoverati”.
“Di fronte a questi gravissimi problemi la sindaca Bilancia che fa? Nulla – attacca il comitato – a quanto pare non il vuole disturbare il manovratore, il presidente Zingaretti, pertanto non prende nessuna decisione. Non ha mai indetto un incontro con la cittadinanza e non ha impugnato gli atti o fatto ricorso al Tar”.