Presunti compensi indebiti per i dipendenti del Comune di Latina, prima le messe in mora poi l’approfondimento

Il Comune di Latina

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comune di Latina in merito al caso di presunti compensi indebiti elargiti ai dipendenti dell’ente che hanno ricevuto in questi giorni lettere di messa in mora.

L’Amministrazione ha invitato questa mattina, in sala De Pasquale, i dipendenti comunali ai quali il Servizio Gestione e Sviluppo del Personale e dell’Organizzazione ha inoltrato in questi giorni le note di messa in mora da notificarsi necessariamente entro la fine del 2017 ai soli fini interruttivi della prescrizione per somme erogate a titolo di salario accessorio durante il 2007 con modalità presuntivamente indebita.

 La vicenda interessa 93 dipendenti per un ammontare complessivo di circa 105mila euro, formalmente evidenziata dalla Dirigente del Servizio “Risorse Umane” in una relazione posta all’attenzione dell’Ente.

 Pertanto, poiché tale problematica è stata posta formalmente all’attenzione dell’Amministrazione, si sono dovuti notificare gli atti di messa in mora in via cautelativa e a tutela dell’interesse del Comune per l’eventuale azione di recupero delle somme, al fine di evitare che si decadesse da tale possibilità con la maturazione della prescrizione.

 Tale determinazione è stata anticipata agli organismi sindacali nella seduta di delegazione trattante del 27 dicembre scorso. In quella sede è stato anche rappresentato che saranno compiuti verifiche e approfondimenti sull’avvenuta archiviazione del procedimento di recupero avviato nei confronti del personale dirigente innanzi alla Corte dei Conti e successivo ai medesimi procedimenti dell’anno 2013 riferiti a compensi presuntivamente indebiti erogati negli anni successivi.

 Le motivazioni che in via cautelativa hanno determinato tale decisione sono state ribadite e spiegate nell’incontro di oggi.

 Da quanto si apprende pare che l’amministrazione comunale sia intenzionata anche a chiedere un parere al Mef. Ciò che sfugge è come mai verifiche e approfondimenti vengono attivati soltanto ora, dopo la messa in mora alla vigilia di un termine “prescrittivo” dal momento che l’amministrazione era al corrente di questa questione almeno da gennaio 2017 quando il sindaco incaricò l’allora dirigente al personale di procedere al recupero delle somme presumibilmente indebite.